MARCIANISE. Accuse shock: traffico dei loculi nel cimitero, coinvolte anche le congregazioni
30 Aprile 2018 - 17:13
MARCIANISE – Una denuncia seria, per una volta anche abbastanza circostanziata, è quella che il sindaco Velardi ha affidato alla pagina del suo Diario. Parla di un blitz effettuato all’interno del cimitero di Marcianise, di “pratiche clientelari” radicate nel tempo, di “mercato dei loculi”.
Di seguito, il testo integrale del suo lungo scritto:
“Siamo intervenuti nel cimitero di Marcianise, con una serie di interventi per scardinare antiche consuetudini che avevano fatto di quel luogo sacro un concentrato di pratiche clientelari. Sabato mattina abbiamo multato alcuni operai che stavano effettuando lavori vietati nel fine settimana, domani lunedì contesteremo in via definitiva alla ditta che ha vinto l’appalto per i servizi cimiteriali la mancata corresponsione degli emolumenti ai propri dipendenti distaccati nella struttura (peraltro, in gran parte provenienti da fuori Marcianise). Stiamo per contestare altre inadempienze relative a lavori di manutenzione mai effettuati nonostante gli obblighi contrattuali; stiamo anche per avviare accertamenti sulla recondazione degli incassi per la lampada votiva: avviene tutto alla carlona, senza possibilità di controllo da parte del Comune cui spetta una percentuale sull’importo dovuto (importo tra i più alti della regione Campania).
Abbiamo anche fatto una scoperta che francamente ci ha molto sorpreso: l’utilizzo improprio da parte di privati dell’energia elettrica a carico del Comune. In buona sostanza, qualcuno rubava la corrente. Non so come e non so perché. In ogni caso, abbiamo scoperto l’esistenza di un filo volante che alimentava l’energia elettrica (captata dalla linea pubblica) di una cappella gestita da una congrega. Si tratta della cappella dell’ordine francescano secolare, fraternità di Marcianise. Qui sotto pubblico delle foto indicative, si nota quel filo: la mia sorpresa sta anche nel fatto che per anni nessuno si è posto il problema di quell’allaccio volante. Chi l’ha fatto? Chi l’ha coperto? Chi sapeva e non ha parlato?
Abbiamo ovviamente fatto delle verifiche tecniche, la polizia municipale ha inoltrato un’informativa di reato alla procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere: sicuramente saranno avviate indagini per individuare i responsabili del furto. Nel frattempo l’ufficio tecnico comunale ha provveduto a tagliare il collegamento, intervenendo nella cassetta posta a ridosso del muro della cappella. Se gli utenti troveranno le luci spente avranno, anzi già hanno una spiegazione: qualcuno rubava la corrente. Per essere più precisi, noi cittadini di Marcianise pagavamo con i nostri soldi la corrente utilizzata dalla cappella dei francescani (i gestori di quella cappella incassano peraltro dei soldi dai fruitori dei loculi). Voglio comunque precisare qui – e lo faccio volentieri – che i monaci con questo andazzo non c’entrano nulla: la cappella è gestita da laici, laterali e autonomi dai religiosi. Ho nel frattempo chiesto all’ufficio tecnico di quantificare l’entità economica di tutta la corrente rubata in questi anni in modo da rivalerci nei confronti dei gestori della cappella: dovranno restituirci fino all’ultimo centesimo, dobbiamo soltanto accertare da quanto tempo avveniva il furto.
Il mio timore è che nel cimitero ci sono molti altri fili volanti, cioè c’è altra gente che ruba la corrente pagata da tutti noi. Avvieremo accertamenti dettagliati in questi giorni. E cominceremo a fare le pulci alle congreghe che gestiscono diverse cappelle nel cimitero. Mi dicono che c’è un mercato dei loculi, ormai da anni. Il solito andazzo grazie al quale vince il più furbo. Ovviamente l’andazzo è finito, non faremo sconti a nessuno. Al netto delle responsabilità penali, voglio ribadire che il culto dei morti è una cosa molto seria: è segno della civiltà di una comunità, non possiamo consentire schifezze di alcun tipo. Andiamo avanti!”