MARCIANISE/PORTICO. Onofrio Tartaglione, per evitare di finire in manicomio, lascia Velardi e “abbraccia” Peppe Oliviero

5 Settembre 2018 - 19:01

MARCIANISE – (g.g.) Come abbiamo scritto più volte, il buon Onofrio Tartaglione avrà maledetto 100 volte il momento in cui, tanti anni fa, fu messo nella stessa classe di Antonello Velardi. Questi, per attestare, manifestandolo platealmente il proprio potere, volle che un suo compagno di scuola diventasse segretario generale.

Con una procedura, a dir poco spericolata, e molto discutibile, ne ottenne lo spostamento dalla sede di un comune settentrionale ove operava.

Onofrio Tartaglione capì subito che quella disponibilità, quel “favore” ricevuto dal sindaco non era un attestato di stima che avrebbe aperto le porte ad una collaborazione in cui il Velardi si sarebbe limitato, con cortesia e tatto a svolgere, rispetto a Onofrio Tartaglione, la funzione di primus inter pares.

D’altronde, forse lo aveva perso di vista negli anni e aveva perso i punti di riferimento con una forma espressiva della potestà fondata su un marchio dispotico, spesso irragionevolmente dispotico, ancor più spesso dispotico fine a se stesso, ove il dispotismo non è mai stato, machiavellicamente, uno strumento, ma l’unico fine per mettere in ordine o almeno per farlo in apparenza, la relazione con il proprio ego.

Una sera, Onofrio Tartaglione, dopo l’ennesima lite col sindaco finì in ospedale. Velardi, capita l’antifona, si fece refertare anche lui al pronto soccorso. Si narra che dal lettino continuasse a infliggere improperi e pesanti accuse a suo compagno di studi.

Da allora, non si è parlato più della crisi nel rapporto tra il primo cittadino e il segretario Onofrio Tartaglione. Questa non è mai stata superata. I due hanno operato (si fa per dire) da veri e propri separati in casa all’interno del comune di Marcianise e da qualche giorno Tartaglione ha abbandonato quella poltrona, accettando, pur di non “tenerlo più davanti”, quella più piccola e meno prestigiosa del comune di Portico di Caserta, per il quale ha già preso servizio.