MONDRAGONE La Protezione civile prova il riscatto della sua immagine dopo gli anni “complicati” di Santamaria

7 Aprile 2022 - 17:56

MONDRAGONE (Maria Assunta Cavallo) – Vogliono riscattare e restituire un volto nuovo alla Protezione civile Comunale i neo volontari costretti a fare i conti con una eredità pesante come un macigno, lasciata dall’ex coordinatore Aldo Santamaria, protagonista di diversi brutti scivoloni che hanno infangato il nome di un ente importantissimo per l’intera comunità. Santamaria è stato destituito dal suo incarico nel febbraio scorso, dopo una ennesima “bravata”. Un atteggiamento che più che bravata molti hanno definito “neofascista”, a seguito della pubblicazione sul suo profilo Facebook, di una foto che ritraeva il volto di Benito Mussolini che se in vita oggi, sarebbe stato per Santamaria, un eccellente Presidente della Repubblica. Prima ancora, nel luglio del 2020, venne travolto da una lunga onda di polemiche per aver incitato, pare, alla contestazione contro il leader della Lega, Matteo Salvini in visita alla città rivierasca. All’epoca dei fatti, le sue dimissioni durarono ben poco perché riottenne subito il suo incarico. Attualmente è Domenico Bosso il nuovo coordinatore della Protezione Civile, ex elicotterista, impegnato in prima linea nei soccorsi alla popolazione de L’Aquila durante il sisma del 2008. Il vice coordinatore è invece Sebastiano Larovere, figlio di Mario Larovere, coordinatore della Protezione Civile di Castel Volturno. Sebastiano è un ex paracatudista della folgore, anche egli impegnato dal 2008 al 2009, per il dipartimento di Roma, nei soccorsi alla popolazione aquilana. Ottimo conoscitore dei fenomeni geofisici e vulcanologici, intende scendere in campo per offrire tutta la sua esperienza ai cittadini mondragonesi oltre che per restituire al territorio, una Protezione Civile rinnovata nello spirito e dal punto di vista professionale.