MONDRAGONE. Sicurezza sul lavoro all’anno zero. Protesta degli operai I.SV.E.C.
19 Settembre 2019 - 18:31
MONDRAGONE (Maria Assunta Cavallo) – E’ in atto da tre giorni lo stato di agitazione degli operai I.SV.E.C., la società che attualmente gestisce il servizio smaltimento dei rifiuti, che pare faccia “orecchio da mercante” sull’applicazione della normativa inerente la sicurezza nei luoghi di lavoro. Una protesta che l’altro ieri ha portato gli operai a stazionare per diverse ore fuori al Municipio. E proprio davanti alle mura del Comune di Mondragone abbiamo cercato di raccogliere qualche testimonianza dagli stessi 42 operai in “agitazione”, ma nessuno di loro ha pero’ voluto esporsi per motivi – ci hanno detto – che possono ben comprendersi. Abbiamo dunque contattato il segretario regionale del “La FLAICA CUB” Raffaele Docimo, che segue da vicino la vicenda di questi lavoratori “ormai esasperati da una situazione che dovrebbe essere risolta, specie se riguarda l’applicazione di una normativa che contiene semplici regole inerenti la sicurezza sui luoghi di lavoro. Agli operai – continua il sindacalista – non sono stati mai consegnati i dispositivi individuali di protezione (obbligatori per legge) con le scarpe antinfortunistiche, tra l’altro aggiungo che uno dei lavoratori è a casa in infortunio”.
E questa mattina i lavoratori hanno stazionato fuori all’area IDAC, in attesa che la Ditta da cui dipendono si faccia carico delle loro richieste o almeno metta per iscritto che senza i D.P.I e le scarpe, possono comunque andare a lavorare regolarmente. A tutto ciò si aggiunge la chiusura dell’area park della ditta, posta sotto sequestro a seguito dell’ intervenuto dei carabinieri, che hanno trovato del liquido simile a pergolato e che sarà ovviamente verificato dall’autorità competenti. Dal sopralluogo delle forze dell’ordine è stata verificata inoltre, l’assenza dei servizi igienici e degli spogliatoi. Unica nota positiva è che stamattina sono stati pagati gli stipendi agli operai.
Una vicenda che il sindaco Virgilio Pacifico ritiene ingiustificata in quanto “la ditta che sta gestendo il servizio di raccolta rifiuti è una ditta nuova, che ha ereditato un cantiere molto difficile, cio’ nonostante
nel periodo estivo sono stati raccolti tonnellate di rifiuti, anche se permangono ancora delle criticità riguardo alla calendarizzazione non rispettata da molti cittadini. Per quanto riguarda il pagamento degli stipendi, c’è stato solo uno slittamento di qualche giorno rispetto alla data di accredito ma il tutto è in fase di risoluzione, ma questo non significa non andare a lavorare anche perché sono due giorni che in molte zone la spazzatura non viene raccolta, e cio’ comporta un ulteriore impiego della Polizia Municipale impegnata nelle constatazioni di Rito. Riguardo alla non applicazione della normativa sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, la nuova ditta ha richiesto alla “Senesi” tutta la documentazione sullo stato di salute dei lavoratori, un fascicolo tra l’altro mai arrivato e per ovviare a questa problematica, si è provveduto a contattare un medico che dovrà sottoporre a visita tutti i lavoratori, ai quali verrà poi consegnato il vestiario e le scarpe antinfortunistiche, adeguate alle singole situazioni”. Sul caso “cantiere chiuso” il sindaco Pacifico ha precisato che negli anni passati mai nessuno ha denunciato lo stato in cui esso versava, per cui nulla faceva sospettare ad un possibile sequestro dello stesso.
Continueremo comunque a seguire da vicino la vicenda, sperando che nel frattempo si possa arrivare ad una soluzione che restituisca la giusta serenità e dignità agli operatori ecologici.