Nuovo CLAN DEI CASALESI e bombe a PARETE. Dal neo pentito Moschino, la Dda attende in questi giorni dichiarazioni decisive
28 Settembre 2018 - 18:05
PARETE (Tina Palomba) – Il pm Giordano della Dda di Napoli vuole ascoltare il nuovo collaboratore di giustizia Luigi Moschino prima di poter procedere per le richieste di abbreviati fatte dalla nuova banda che doveva ereditare lo scettro di comando sulle ceneri del clan Bidognetti. L’altra mattina dinanzi al gup del tribunale di Napoli, il processo è stato aggiornato al 27 ottobre, proprio per sentire il pentito.
Sotto accusa Michele Bidognetti, fratello del boss Cicciotto, Gaetano Celeste, il collaboratore Antimo Di Donato difeso dall’avvocato Giuseppe Tessitore, Emanuele Gatto, Vittorio Guarnieri, il già citato Luigi Moschino del cui pentimento si è saputo e si è scritto circa due mesi fa, nella seconda metà di luglio, Massimo Perrone, quest’ultimo aspirante boss e guida criminale del gruppo e Antonio Schiavone.
Sotto accusa anche la moglie di Michele Bidognetti, Alessandra Capoluongo e Girolama Schiavone, figlia di Antonio Schiavone. Le accuse per il gruppo vanno dall’associazione per delinquere di stampo mafioso fino all’estorsione, passando per la detenzione e la ricettazione di armi da guerra, di armi comuni da sparo e di materiale esplosivo, con il quale sono stati compiuti anche attentati contro attività commerciali di Parete, come raccontò, a suo tempo, il pentito Di Donato, costretto a fuggire da Perrone. Le donne sono indagate per ricettazione di denaro. Era questa “la nuova gerarchia” del clan dei Casalesi.