Omicidio Alessandra Madonna. Condanna “soft” per l’ex fidanzato, la Procura ricorre in Appello
13 Gennaio 2019 - 16:05
AVERSA- (Christian de Angelis) La Procura di Napoli Nord ha deciso di presentare appello contro la condanna “soft”dello scorso 27 novembre inflitta a Giuseppe Varriale, per l’omicidio dell’ex fidanzata Alessandra Madonna.
Il sostituto procuratore Valeria Palmieri ha presentato appello contro la pena a quattro anni e otto mesi per omicidio stradale, comminata al 26enne originario di Mugnano, chiedendo che venga considerata almeno l’ipotesi dell’omicidio preterintenzionale.
Ricordiamo che la Procura aveva chiesto una condanna a 30 anni per omicidio volontario. Secondo l’accusa, l’imputato avrebbe coscientemente condotto alla morte della povera Alessandra, la promettente ballerina originaria di Melito, comune dell’hinterland napoletano, molto conosciuta anche ad Aversa e nel litorale domizio, dove era impegnata nell’organizzazione di feste.
Non è dello stesso avviso il Gup Antonino Santoro che scrive nelle motivazioni: “l’intenzione di fondo dell’imputato era quella di allontanarsi velocemente da quella discussione e non quella di percuotere o ledere la ragazza”, prosegue scrivendo “Si è invece di fronte ad un fatto colposo dovuto alla negligente-imprudente condotta dell’imputato per aver accelerato nonostante la presenza di Alessandra in aderenza al veicolo, nel corso di una accesa discussione, in tal modo mettendo in pericolo la sicurezza della ragazza”.
“Decisiva inoltre la condotta successiva di Varriale che si è immediatamente fermato dopo essersi accorto che qualcosa era successo, ha soccorso la vittima come poteva, l’ha portata in ospedale nell’estremo tentativo di salvarla. E’ evidente che tale atteggiamento cozza con una eventuale volontà di uccidere”.
Il tutto ha avuto origine da una accesa lite tra i due avvenuta la notte tra il 7 e l’8 settembre del 2017, a spingere il Varriale ad una fuga impulsiva, il quale accelerando alla guida della sua auto, una Range Rover, avrebbe trascinato per alcuni metri il corpo di Alessandra, rimasta aggrappata alla portiera dell’auto, procurandole le gravissime lesioni che le furono fatali.