OMICIDIO FEOLA. Il pentito Giuseppe Misso parla in Assise: “Per quell’uccisione Nicola Panaro ebbe dal clan una vera iniziazione”

5 Dicembre 2018 - 18:20

SAN NICOLA LA STRADA  (tp) – Seconda udienza  in Corte di Assise del processo per l’omicidio dell’imprenditore Vincenzo Feola. Ascoltato il collaboratore di giustizia Giuseppe Misso (difeso dall’avvocato Antonio De Micco)  che ha raccontato di come avvenne l’esecuzione. Il pentito, dopo aver parlato del suo ruolo di killer all’interno del clan, ha spiegato come fu organizzato l’agguato il 21 ottobre del 1992 nei pressi dell’azienda a San Nicola, lungo viale Carlo III: “ Non ero un capoclan ma quel delitto fu deciso dal clan e ricordo che Nicola Panaro per questo omicidio ebbe una vera e propria iniziazione, mentre io acquistai un ruolo di prestigio dopo questo fatto di sangue“. Per l’omicidio sono già stati condannati, col rito abbreviato, Francesco Bidognetti (30 anni), Ettore De Angelis (14 anni), ed i pentiti Nicola Panaro e lo stesso D’Alessandro, a 12 anni. Nel delitto sono coinvolti anche Giuseppe Misso, accusato di aver fornito le armi al commando, ed Andrea Cusano che ha scelto rito ordinario.