Ordinò l’omicidio dell’amante del marito: ergastolo per lady Buttone, 30 anni per il boss Mimì Belforte
6 Febbraio 2024 - 20:44
“In cambio” la donna accettò di tenere in casa la figlia illegittima del marito
MARCIANISE. Condanne tombali quelle emesse dalla Corte di Cassazione per la mandante e l’esecutore materiale dell’omicidio di Angela Gentile, uccisa per aver avuto una relazione con il boss Domenico Belforte. Gli ermellini hanno confermato la sentenza della Corte d’Assise d’Appello di Napoli, condannando a 30 anni Domenico Belforte e confermando l’ergastolo per la moglie di quest’ultimo, Maria Buttone. Confermata la pena anche per Alessandra Golino, nuora di Belforte, accusata di estorsione.
L’omicidio non fu causato dalla gelosia di una moglie che aveva scoperto l’esistenza della relazione extraconiugale del marito, Domenico Belforte, a capo dell’associazione camorristica di Marcianise, quanto dalla pretesa, rispondente a deprecabili logiche criminali di tipo mafioso, della moglie del capo clan di ottenere adeguata compensazione per aver subito un torto e accettato di accogliere in casa la figlia illegittima che il marito aveva avuto da quella relazione.