“Pagateci il tempo per indossare i camici”. L’Asl di CASERTA dice no agli infermieri e la storia finisce in tribunale

26 Novembre 2023 - 13:07

AVERSA – Sono diversi i dipendenti dell’Asl di Caserta che hanno deciso di portare davanti ai giudici del tribunale, sezione Lavoro, un ricorso contro la struttura sanitaria della nostra provincia.

In questo caso, il più recente, un lavoratore dell’ASL ha chiesto alla corte di Aversa-Napoli Nord di accertare che il tempo impiegato dai ricorrenti, circa 10 minuti, per indossare la divisa e per dismetterla a fine turno, sia conteggiato come orario di lavoro e quindi retribuito.

L’ASL, invece, non ritiene che vada conteggiata questa parte dell’orario come da pagare ai suoi dipendenti.

I PRECEDENTI

Il ministero del Lavoro ha segnalato diverse pronunce della corte di Cassazione sui tempi della vestizione come facenti parte dell’orario di lavoro retribuito. Attenzione, però, vengono distinti due casi.

Se il lavoratore ha avuto in dotazione gli indumenti di lavoro e dispone della possibilità di portarli al proprio domicilio, recandosi al lavoro con gli indumenti già indossati, il tempo impiegato per la vestizione non può essere considerato retribuito.

Ma se il datore di lavoro vincola gli operatori a metter su le divise sul posto di lavoro, il tempo necessario alla vestizione rientra nel concetto di orario di lavoro e, come tale, andrà retribuito.

In considerazione del fatto che l’attività sanitaria non è una di quelle che prevede una vestizione antecedente all’inizio del servizio, come, ad esempio, un meccanico, che può partire con la tuta già da casa, riteniamo che le sentenze della Cassazione, così come avvenuto in altre occasioni, potrebbero

dar ragione in questo giudizio a questi sei dipendenti e quindi l’ASL di Caserta si potrebbe trovare a pagare dazio ai suoi lavoratori.