“Papà è morto, mia madre sola e malata”. Militare dell’Aeronautica chiede di tornare nel casertano: la storia finisce in tribunale

6 Novembre 2023 - 16:37

CASERTA – La condizione di salute della mamma, già non ottimali, si sarebbero aggravati e, dopo il decesso del marito, padre del militare, quest’ultimo avrebbe richiesto di nuovo il trasferimento nelle sede dell’Aeronautica di Capodichino, Pozzuoli, o Licola, oppure alla Scuola Specialisti dell’Aeronautica Militare di Caserta.

Neanche questa seconda richiesta, però, sarebbe stata accettata dall’Aeronautica Militare che, nonostante avesse accertato sia la gravità della condizione di salute della donna, sia il peggioramento della stessa, non aveva rilasciato il nulla osta al trasferimento perché, in sostanza, non c’era la disponibilità di posizioni organiche vacanti nelle sedi scelte.

In buona sostanza, primo in graduatoria rispetto al trasferimento tra Napoli e Caserta, ma finché non si libera un posto di pari grado il militare resta al reparto di Acquasanta.

Troppo pochi, a suo avviso, i 3 giorni mensili previsti dalla legge 104 del 1992, anche perché il fratello dell’uomo non poteva accudire la donna.

A questo punto, quindi, è partito il ricorso al TAR del Lazio contro l’ultimo provvedimento, datato ottobre 2022, del niet al trasferimento del componente dell’Aeronautica.

Niente da fare, però, per il ricorrente, un Primo Graduato addetto al “Supporto Servizi di Amministrazione/Vettovagliamento”.

I giudici hanno rigettato la richiesta del militare, specificando come il trasferimento per accudire un parente malato è comunque legato alla possibilità del cambio di sede di lavoro. Nella sentenza della prima sezione del Tar Lazio, alla fine, viene citata anche un dispositivo del Consiglio di Stato che specifica come “il trasferimento per motivi di assistenza familiare può essere limitato in presenza di eventuali impedimenti organizzativi”, una situazione, secondo i giudici, applicabile al caso di specie.