Pasquale Fontana si difende e tira fuori anche lui la storia dell’omicidio del barbiere

29 Aprile 2019 - 16:11

CASAPESENNA – Si è svolta l’udienza davanti ai giudici del tribunale del Riesame di Napoli a cui si sono rivolti difensori di Pasquale Fontana, arrestato nell’ambito delle presunte pasticcerie di camorra, per chiederne la scarcerazione o, in subordine, un allentamento del grado di afflizione cautelare.

Fontana, davanti ai giudici, si è difeso affermando che Michele Barone, uno dei pentiti che lo accusa, nutrirebbe astio nei suoi confronti a causa di vecchi rancori familiari legati ad un delitto avvenuto negli anni Ottanta. Per la precisione si tratta del delitto del barbiere nel suo salone, cugino di Michele Barone, di Casapesenna, realizzato da Nicola Fontana, fratello di Pasquale Fontana e di cui abbiamo scritto in maniera dettagliata, nella ricostruzione dell’altro pentito, Massimiliano Caterino, in un articolo della scorsa settimana (Clicca QUI per leggere).