Paura al Mc Donald’s: tentano il rapimento di una bambina. La madre: “E’ stato un incubo”
17 Febbraio 2024 - 09:31
Ad agire due uomini e una donna
TRENTOLA DUCENTA – È stata la prontezza di una madre a sventare il tentato rapimento di una bambina al McDonald’s di Trentola Ducenta.
A raccontare l’accaduto e la diretta interessata, la signora Maria Stellato la quale ha pubblicamente denunciato un tentato rapimento di sua figlia nel noto locale presso il centro commerciale Jambo.
La signora Stellato, di Villa Literno, ha raccontato ancora con la paura degli occhi il momento in cui l’episodio si è verificato:
Eravamo io e lei sole, ci stavamo avvicinando a un tavolo quando un gruppo di tre persone (due uomini e una donna, tutti zingari) hanno strattonato mia figlia e tentato di portarla via, davanti ai miei occhi”. Le sue parole trasudano terrore e rabbia, mentre rivive il momento critico in cui ha rischiato di perdere la propria figlia.
La donna ha descritto l’angoscia e la paura che ha provato nel momento in cui ha visto la figlia afferrata da sconosciuti:
Eravamo io e lei sole, ci stavamo avvicinando a un tavolo quando un gruppo di tre persone (due uomini e una donna, tutti zingari) hanno strattonato mia figlia e tentato di portarla via, davanti ai miei occhi”. Le sue parole trasudano terrore e rabbia, mentre rivive il momento critico in cui ha rischiato di perdere la propria figlia.
La donna ha descritto l’angoscia e la paura che ha provato nel momento in cui ha visto la figlia afferrata da sconosciuti: “Non so con quale forza sono riuscita a impedire tutto questo, in attimi in cui non ho capito nulla”. La testimonianza rivela l’istinto protettivo che l’ha guidata, salvando la bambina da un destino terribile. “Eravamo io e lei sole, ci stavamo avvicinando a un tavolo quando un gruppo di tre persone hanno strattonato mia figlia e tentato di portarla via, davanti ai miei occhi”.
Successivamente ha rivelato di essersi recata alla caserma dei carabinieri di Villa Literno, dove le è stato consigliato di recarsi prima in ospedale, considerando lo stato traumatizzato della bambina. La donna ha rivolto un accorato appello anche alle istituzioni locali: “Chiedo che vengano effettuate le dovute indagini affinché questo non possa ripetersi”.