PIZZO & USURA. Imputati in aula respingono le accuse: “Siamo benefattori”
17 Gennaio 2024 - 17:42
Secondo la Procura gli imputati, approfittando dello stato di indigenza di tre commercianti avrebbero riscosso somme date in prestito con tassi usurari pari al 50% da corrispondere entro un mese, con la maggiorazione di 2mila euro per ogni mese di ritardo
CELLOLE – A processo per usura ed estorsione respingono ogni accusa. A finire sotto processo Achille Sauchella; Giancarlo Alfiero; Nicola Campanile; Michele Casolare; Riccardo Di Rosa; Maurizio Di Rosa escussi nel corso del procedimento celebratosi dinanzi alla Terza Sezione Penale del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, collegio presieduto dal giudice Luciana Crisci hanno respinto ogni accusa sottolineando di aver voluto solo aiutare altre persone, soprattutto commercianti, in un periodo di difficoltà definendosi “benefattori, dei poveri ingenui”
Secondo la Procura di Santa Maria Capua Vetere, gli imputati, approfittando dello stato di indigenza di tre commercianti tra la zona di Cellole e Baia Domizia avrebbero riscosso somme date in prestito con tassi usurari pari al 50% da corrispondere entro un mese, con la maggiorazione di 2mila euro per ogni mese di ritardo.
Si torna in aula nel mese di marzo per l’esame dell’imputato Michele Casolare e l’escussione di altri testi della difesa.