PROVINCIA Nomine Gisec, il Pd all’attacco: “Magliocca faccia subito chiarezza”. E Landolfi rincara la dose: “Siamo il primo partito del centrosinistra, stare all’opposizione non ci spaventa”

22 Dicembre 2021 - 17:02

Il rieletto consigliere provinciale dem Alessandro Landolfi (Gioia Sannitica) ringrazia il candidato presidente Antonio Mirra e spiega: “Il Partito democratico è unito. Non accetteremo scorciatoie per mantenere rendite di potere”
CASERTA Il gruppo consiliare del Partito democratico (composto da Ciro Marcigliano di Sessa Aurunca, Stefano Cioffi di Macerata Campania, Alessandro Landolfi di Gioia Sannitica e Salvatore Lettera di Sant’Arpino-ancora in forse l’elezione del sindaco di Cesa, Enzo Guida) , appena eletto in Provincia, chiede chiarezza al presidente Giorgio Magliocca sulle nomine Gisec, la società che gestisce il ciclo integrato dei rifiuti nella provincia di Caserta.
“Il presidente designato della Gisec, Massimiliano De Benedictis – è scritto in una nota stampa del gruppo provinciale Pd – dalla sua pagina Facebook ha precisato di non aver mai accettato l’incarico propostogli. Deduciamo quindi che il cda della stessa società non si sia mai riunito dopo l’assemblea del 15 dicembre scorso e di conseguenza non abbia adottato alcun atto o decisione”. “Chiediamo – continua la nota – al presidente Magliocca quali erano le decisioni da prendere con un’urgenza tale da giustificare, a suo dire, le nomine a soli tre giorni dal voto provinciale; e chiediamo anche chiarimenti su quali siano le conseguenze della mancata adozione di tali decisioni urgenti da parte del cda della Gisec. Noi del gruppo del Partito Democratico chiediamo al presidente Magliocca di fare chiarezza sulla vicenda e, paradossalmente, speriamo che la manovra sia stata una trovata pre elettorale per occupare poltrone tanto richieste ed invocate dai suoi compagni di viaggio perché, se veramente ci fossero conseguenze economiche per la Gisec, non vorremmo che di questa gestione sprovveduta pagassero i danni ancora una volta i cittadini della provincia di Caserta che già pagano una tariffa elevatissima. In ambo i casi, con questa vicenda inquietante, a partire dalle nomine illegittime a tre giorni dal voto, è stato posto un altro tassello per far sprofondare la nostra Provincia ancora più in basso”.
Intanto, con sua nota personale, il consigliere provinciale, rieletto, Alessandro Landolfi interviene sulle elezioni dello scorso 18 dicembre: “Il Pd non poteva essere risucchiato da logiche scomposte e di potere. Pronti ad altri quattro anni di opposizione”.
“Conoscevamo la difficoltà e l’importanza della sfida e con Antonio Mirra abbiamo assunto la decisione di viverla nella convinzione di poter riuscire a dare un governo serio, coerente e credibile a questa provincia. Una terra che ha fame di politica e dimostra perenni deficit di risultati. Antonio è stato un gigante, adattando il suo impegno di capo della comunità di Santa Maria C.V., ad un progetto di più ampie proporzioni. Personalmente non essendo un ipocrita, non sono uno che accetta di buon grado la sconfitta. Volevamo diffondere una chiara proposta di centrosinistra ancorata al modello di governo regionale e napoletano, ma l’esigenza di qualcuno di continuare con una “adozione innaturale” ha scomposto il campo alimentando una dimensione politica difficile oggi da ridefinire. Il partito democratico non poteva essere risucchiato in logiche di potere distanti dai bisogni dei territori e della gente che chiede buon governo e idee trasparenti. Siamo in piena pandemia e nella stagione del Pnrr avevamo l’esigenza di affrontare una battaglia di concretezza, coerenza ed appartenenza politica. Il risultato politico indiscutibile è che il Pd oggi è la prima forza politica del centrosinistra ed è, soprattutto, unito. Non ci spaventa stare all’opposizione, lo siamo già stati per quattro anni, stavolta, però, condurremmo anche una opposizione politica, il Pd non accetterà scorciatoie per mantenere rendite di potere e di basso profilo opportunistico.
Ho imparato che la politica è fatta di rispetto per tutti, pertanto non si possono accettare guasconate, bizzarrie verbali, violazione di severi protocolli, cadute di stile, ironie imbelli e promesse di “cacciare” i non allineati, atteggiamenti che fanno solo danno. Chi agisce in maniera così poco accorta, se non sgrammaticata, dimostra di non avere percezione della realtà e soprattutto ha il fiato corto. Terra di Lavoro ha bisogno di risultati e non di sterili dichiarazioni di principio. Chiudo ringraziando ancora una volta Antonio Mirra che ha accettato di vivere una sfida di chiarezza, di contenuti, oltre che di grande valore umano e territoriale. Spero che Antonio possa continuare a mettere in campo la sua migliore forza per costruire un nuovo centrosinistra in provincia di Caserta, attraverso il dialogo con le altre forze politiche.  A lui, alla sua famiglia e a voi tutti vanno i più cordiali auguri di serene festività natalizie, nell’auspicio di poter sconfiggere presto questo subdolo nemico del coronavirus”.