S. MARIA C.V. Eugenia Petescia, moglie dell’assessore Petrella rischia il processo. Quando in consiglio si parlò dei rapporti con Brancaccio
18 Febbraio 2019 - 20:57
SANTA MARIA CAPUA VETERE – Tra i 19 imputati, ritornati da oggi allo stato di indagati, per il problema delle notifiche, di cui abbiamo scritto qualche ora fa (clicca qui per leggere il nostro articolo), c’è anche una professionista sammaritana. Si tratta di Eugenia Petescia, dipendente del Comune di Orta di Atella e chiamata in causa, nell’inchiesta del pubblico ministero della procura presso il tribunale di Aversa-Napoli Nord, Patrizia Dongiacomo, nella veste di responsabile del settore servizi di staff, servizi legali e gare come elemento che avrebbe contribuito alla commissione dei reati in merito all’annosa e conosciutissima vicenda di Parco Politeama.
Eugenia Petescia è la moglie dell’assessore comunale, nonché consigliere provinciale di Santa Maria Capua Vetere Francesco Petrella che di professione fa l’avvocato ma che appartiene ad una famiglia di noti imprenditori titolari dell’omonima impresa immobiliare, attiva in tutta la provincia di Caserta.
La presenza di Eugenia Petesca al Comune di Orta di Atella non è stata mai tranquillissima e forse non è stata mai neppure vista di buon occhio da una parte della politica locale.
Così parlava in consiglio comunale, nel novembre 2013 il capogruppo del Pd Gianfranco Piccirillo, detto Francesco: “La responsabile dell’ufficio Staff, dott.ssa Petescia, che firma ed attesta il parere di regolarità (delibera di GM n.222 del 14/11/2013) per l’affidamento di un incarico legale (uno dei tanti) all’avv. Francesco Petrella, suo marito nonché consulente legale di fiducia per questioni PRIVATE di Angelo Brancaccio ed, ultimamente, anche di una delle figlie dello stesso. Penso che oltre al conflitto di interessi, si paventa anche una sorta di interesse privato in atto pubblico, se non altro”. In pratica, Piccirillo uno che la politica l’ha fatta per diversi anni ad Orta di Atella, dopo una lunga militanza giornalistica nel Corriere di Caserta, rimproverava alla Petescia di aver dato, un incarico al marito, avvocato Francesco Petrella.
Tutto ciò sarebbe stato possibile anche grazie a quella che Piccirillo definiva “consulenza legale di fiducia per questioni private con Angelo Brancaccio”. Ovviamente non è che dobbiamo stare qui a declinare la biografia di Angelo Brancaccio. Ma è chiaro che il coinvolgimento di Eugenia Petescia, della quale rimaniamo a disposizione qualora volesse esprimere il suo punto di vista su questo articolo, rappresenta una notizia interessante anche sulla piazza di Santa Maria Capua Vetere e anche in relazione agli importanti ruoli svolti dal marito. Questo per dovere di cronaca senza minimamente voler confezionare processi preventivi rispetto ad una persone che oggi è non colpevole e vi rimarrà fino ad una eventuale sentenza di Cassazione.