MARCIANISE. Ecco perché secondo noi l’architetto Laurenza non deve accettare da Velardi l’incarico per il marketing con zero euro in Bilancio

21 Maggio 2021 - 18:15

MARCIANISE (G.G.) – In consiglio comunale il sindaco Velardi ha detto che si può fare marketing territoriale pagando un consulente esterno senza mettergli a disposizione neppure un euro appostato nel Bilancio di Previsione.

L’ha detto, fidatevi. Dobbiamo pubblicare il video per dimostrarvi che il concetto espresso è stato proprio questo?
D’altronde, il primo cittadino ha dovuto dire qualcosa di fronte alle contestazioni mossegli dall’opposizione, che riteneva di interpretare una semplice valutazione di minimo buonsenso nel momento in cui affermava che se tu spendi dei soldi dei cittadini per pagare un Esperto di marketing e turismo devi porti immediatamente il problema che in microeconomia si chiama degli input e degli output: se investi risorse, lo devi fare collegando le stesse al raggiungimento di obiettivi chiari e identificabili.
E l’identificabilità degli stessi diventa cogenza nel momento in cui i soldi non li mette un imprenditore privato, in funzione del quale viene illustrato il teorema microeconomico, ma il scuce il contribuente, che a Marcianise un po’ tontolone ha dimostrato di essere, visto e considerato che i marcianisani avrebbero dovuto chiedere in massa la costituzione di parte civile nel processo che vedrà imputato il sindaco Antonello Velardi e l’ex segretario comunale Onofrio Tartaglione per i reati di falso e truffa in concorso per i soldi che il primo cittadino ha fatto mandare al suo vecchio datore di lavoro, che poi lo ha licenziato, dichiarando di essere impegnato in attività istituzionali, quando in realtà (questo secondo noi e secondo anche il Pubblico Ministero della Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, Gerardina Cozzolino) non stava svolgendo alcuna attività in nome e per conto del Comune e dei cittadini che quei soldi sborsavano.

Al di là di quello che l’indagine giudiziaria ha messo a fuoco, noi di Casertace, che abbiamo pubblicato una miriade di determine di liquidazione di ingenti somme inviate a Il Mattino, siamo arrivati a contare fino a 220mila euro.

Sarebbe pure ora che il sindaco e la sua amministrazione la piantassero di buttar via soldi, dato che non “ce li mettono” loro.
Però, se proprio dobbiamo lanciare Marcianise come città in grado di attrarre interessi turistico-culturali, ok, appoggiamo pure questa scommessa un po’ visionaria che vuole staccare evidentemente la città dalla sua identità pressoché esclusiva di centro industriale.
Però, il Velardi avrebbe dovuto già rendere chiaro e trasparente, nel Bilancio di Previsione, il percorso, in modo da comunicare serenamente al consiglio comunale il nome dell’esperto a cui ha intenzione di affidare la mission, introducendo, almeno a livello di indirizzi, il programma di lavoro.
E invece no: Velardi è arrivato in consiglio e, siccome ci sono zero euro nel capitolo dedicato al turismo, ha detto che ha per le mani una sorta di sciamano in grado di moltiplicare i pani e i pesci.

Il nome che noi abbiamo sentito è quello dell’architetto Riziero Laurenza.

Un fedelissimo di Antonello Velardi, uno di quelli che stava dentro e attorno a quel gazebo dove, nel 2016, si consumò la vergognosa vicenda delle firme false.
Attenzione, non è che intendiamo coinvolgere Riziero Laurenza in quella storia, ma solo sottolineare che lui era dentro alla prima schiera dei sostenitori del sindaco, che probabilmente non lo ripagò, nella precedente consiliatura, per quanto invece meritava quella attività di servizio.
Un po’ militare e anche un po’ gesuitica, perché, come insegnavano questi coltissimi religiosi, obbedienza totale significa perinde ac cadaver.

E allora, diamoglielo pure un contentino, ma facciamo in modo che questi soldi li possa guadagnare per davvero, impegnando la sua indubbia buona volontà, in maniera da produrre risultati tangibili.
Non conosciamo la specializzazione di Riziero, sappiamo solo, e non è poco, che si tratta di un architetto. Possiede sensibilità e competenze in termini di marketing territoriale e di promozione turistica? Se il sindaco lo indicherà, evidentemente le possiede.
Ma se gli dai zero risorse difficilmente riesci a portare a casa qualcosa anche avendo di fronte un laureato, un pluri-masterizzato, che al massimo ti potrà scrivere dieci fogli con un progetto che potrai solo mettere nel cassetto, raccontando alla gente le solite chiacchiere dei politici: “Faremo…diremo…appronteremo”.
Riziero Laurenza va aiutato proprio perché, e questo va ascritto a suo merito, non è un “figlio di ‘ndrocchia”.

Non lo conosciamo personalmente, ma se ce lo chiedesse gli daremmo il seguente consiglio: accetti l’incarico da consulente, ma il Comune gli deve garantire già oggi che di qui a un paio di mesi sarà approvata una variazione di Bilancio che gli darà la possibilità di realizzare almeno un paio di cose nel corso di quest’anno.

La modalità con cui il professionista capodrisano si appresta, invece, a ricevere questo compito, appare smaccatamente legata a banali e anche rozzi motivi di mini-clientela.
Il che andrebbe a rafforzare nella testa di tutti che lui, dopo aver mostrato ancora una volta fedeltà assoluta al sindaco, è stato ristorato con la proverbiale mollica di pane.