TUTTI I NOMI. Imprenditori dell’edilizia e fatture false: tre condannati e due assolti

30 Gennaio 2024 - 19:26

Pene più leggere rispetto a quanto invocato ieri, lunedì, dalla Procura di Aversa-Napoli Nord

AVERSA Condanne più lievi rispetto a quanto aveva invocato ieri, lunedì, la Procura di Aversa nel processo per false fatture compiute da imprenditori operanti nel settore edile.

Queste le condanne emesse dalla prima Sezione, collegio B, del tribunale di Aversa-Napoli Nord: Salvatore Massaro cinque anni, Angelo Caterino un anno e quattro mesi, con confisca di somme o beni fino a 57mila euro e Paolo Piccirillo, due anni e cinque mesi.

Per Salvatore Massaro anche cinque anni di interdizione dai pubblici uffici. Due anni, invece, per Paolo Piccirillo, Angelo Caterino e per lo stesso Salvatore Massaro di interdizione rispetto alla reggenza di imprese.

Assolti per tutti i reati contestati, infine, Emilio Caterino e Vincenzo Massaro.

La procura normanna ieri aveva invocato una condanna a nove anni di reclusione per Salvatore Massaro, difeso dall’avvocato Alessandro Diana. Cinque anni e otto mesi, invece, per Angelo Caterino, difeso dall’avvocato Ferdinando Trasacco, e per Paolo Piccirillo, difeso dal legale Lino Mascia.

L’avvocato Trasacco ha difenso, con il collega Goffredo Grasso, anche Emilio Caterino, per il quale la Procura aveva chiesto quattro anni e 9 mesi di reclusione. Vincenzo Massaro, la cui rappresentanza legale è affidata a Alessandro

Diana, rischiava una condanna a tre anni di reclusione.

Secondo quanto emerso nell’indagine dell’aprile 2018, imprenditori e consulenti del lavoro, con base nell’agro aversano, si sarebbero attivati per l’emissione e nell’utilizzazione di false fatture per operazioni inesistenti nel settore edile.

L’obiettivo era quello di ricevere sgravi tributari, ma anche la percezione di indebite contribuzioni da parte degli Enti previdenziali ed assistenziali, attraverso assunzioni e licenziamenti sostanzialmente fasulli.