Forza Italia saldamente nelle mani del politico santantimese che ha due fratelli cautelarmente in carcere con ipotesi di reato connessi alla camorra

3 Aprile 2018 - 00:00

 

CASERTA (g.g.) – Donna Sandra Lonardo in Mastella pare che abbia tentato addirittura di chiamare la vera leader di Forza Italia in Campania, Francesca Pascale. Non sappiamo se c’è riuscita o non c’è riuscita. Comunque il tentativo è stato vano. Puntava ad un posto di segretario del Senato donna Sandra. Il marito, antico navigatore delle aule parlamentari, le aveva detto che attorno agli uffici di presidenza si conta qualcosa rispetto a quello che contano i normali peones.

Niente da fare. Non passa lo straniero. La triade Pascale-Gigino la Polpetta-De Siano avevano già indicato un proprio uomo, il neo entrato in Forza Italia, sindaco di Palma Campania, Vincenzo Carbone.

Per la questione Zinzi non è che necessariamente uno debba aspettarsi granché. Anche quella voce che parlava di un cambio di alcuni coordinatori provinciali già fissato per i giorni immediatamente successivi alla Pasqua, potrebbe allungarsi ancora.

D’altronde, cos’è un partito per Gigino la Polpetta: una lunga campagna elettorale. Anzi lunghissima, perpetua, senza interruzioni. Per cui se io coordinatore regionale sovrappongo ad ogni turno elettorale a quella del coordinatore provinciale altre figure, è come se l’avessi fatto fuori, ma senza dirglielo ufficialmente.

Alle politiche fu nominato Magliocca, alle amministrative del prossimo 10 giugno Magliocca e Grimaldi. E Zinzi? Sta fermo lì in attesa degli eventi e cercando di non creare un casus per rendere immediata la sua rimozione anche formale.

D’altronde, il metodo non è applicato solo a Caserta. Se ci trasferiamo ad Avellino, si va ad incrociare la figura di Cosimo Sibilia. Il quale, uno yes man, lo è per natura. Già consigliere regionale e parlamentare, oggi gode di luce propria da Presidente della lega nazionale calcio dilettanti, posizione da dove coordina l’attività di decine di migliaia di società dilettantistiche italiane che vanno dai settori giovanili fino alla serie D compresa.

Insomma Sibilia non ha il problema di doversi inginocchiare al cospetto di Cesaro. Ma questo già gli è costato qualcosa, perché, nei giorni scorsi, contemporaneamente alle nomine di Magliocca e Grimaldi a Caserta, è successo ad Avellino che Foglia, rivale di Sibilia, sia stato nominato allo stesso modo, responsabile della campagna elettorale delle elezioni comunali.

Sibilia avrebbe puntato anche ad un posto nell’ufficio di Presidenza della Camera, magari questore o segretario. Ma anche qui ha trovato le porte sbarrate.

Dove i Cesaro non potevano utilizzare il bisturi era riguardo la posizione di Mara Carfagna, che ha sempre avuto un rapporto diretto con Berlusconi.

E’ diventata vicepresidente della Camera, soprattutto per un motivo: affinché non entri in un eventuale Governo e dunque non scavalchi in peso politico l’allegra compagnia di Cesaro, De Siano, Paolo Russo e Carlo Sarro.