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In calce proponiamo uno dei due atti amministrativi di proroga dell’aggiudicazione

31 Marzo 2018 - 00:00

CASERTA (g.g.) Che facciamo, lo scriviamo in due parole oppure facciamo il solito articolone che poi nulla succede e la prossima volta stiamo punto e da capo perchè in questo territorio a nessuno sembra strano che gare d’appalto per 5 milioni di euro vedano la partecipazione di un solo concorrente?

Meglio 4 parole. Il carrozzone immondo che è il consorzio idrico di Caserta pieno di debiti legati alle prebende attribuite a destra e a manca, a partire dai consiglieri, ha bisogno perchè giustamente non ce la fa da solo e ha bisogno di un’azienda che lo supporti nella gestione e nella fatturazione dei consumi idrici, di riscossione ordinaria, di recupero non coattivo delle evasioni e di riscossione coattiva dei canoni acquedotto e dei canoni di fognatura e depurazione delle acque reflue.

Per due volte l’apertura delle buste è stata, chissà perchè, rinviata. Oddio, nell’atto amministrativo che pubblichiamo in calce, la scusa l’hanno trovata. Infine, in questi giorni, l’aggiudicazione. Indovinate quante imprese hanno partecipato alla gara ritenendo che il bando costruito calzasse a pennello (per motivi casuali, naturalmente) rispetto alle proprie qualità?

Una sola e indovinate come si chiama? Publiservizi.

E indovinate come finirà la famosa guerra scatenata dai sindaci del centrosinistra nei confronti del presidente de Biasio? A tarallucci e vino. Per incanto, gli equilibri sono stati trovati e Di Biasio continuerà a stare sulla sua poltrona.

D’altronde, i casertani votano Grillo e poi ritornano in letargo. Questo andazzo dura perchè non c’è un’opinione pubblica che appoggia seriamente le battaglie di questo giornale.

Contenti voi….