858 fascicoli arretrati, il Csm sospende il giudice-poeta
12 Settembre 2023 - 17:37

Ravvisato un disturbo della personalità. Per il Consiglio superiore della magistratura getta discredito sull’intera amministrazione.
ROMA/SANTA MARIA CAPUA VETERE. Sospeso dalle funzioni e dallo stipendio. La Sezione disciplinare del Csm usa la mano dura nei confronti del magistrato del tribunale di sorveglianza di Perugia Ernesto Anastasio, finito sotto i riflettori per aver accumulato l’arretrato record di 858 fascicoli, anche omettendo di depositare, o in altri casi depositando ben oltre i termini previsti, provvedimenti relativi alla libertà personale o alle condizioni di vita in carcere dei condannati. Un comportamento che nei mesi passati aveva provocato proteste, come il rifiuto del vitto, da parte dei detenuti del carcere di Perugia.
“E’ un magistrato che sostanzialmente rifiuta il lavoro, gettando discredito sull’intera amministrazione giudiziaria” si
legge nell’ordinanza, che evidenzia la sequenza di contestazioni disciplinari a suo carico, accumulate in un decennio, sempre per ritardi nel deposito dei provvedimenti, anche quando ricopriva i ruoli di giudice a Torre Annunziata e a Santa Maria Capua Vetere.
Originario di Piano di Sorrento, 54 anni, Anastasio, da quando il caso che lo vede protagonista è rimbalzato sui giornali, è stato ribattezzato “il giudice-poeta”. Del suo amore per la poesia parla anche la perizia a cui è stato sottoposto durante il procedimento disciplinare, che ha ipotizzato un disturbo della personalità e ha certificato che lui si sente
oppresso
A sollecitare il provvedimento, contestualmente all’avvio l’azione disciplinare, era stato il Pg della Cassazione Luigi
Salvato, contestando ad Anastasio di aver violato i doveri di diligenza e laboriosità per aver ritardato “in modo reiterato,
grave e ingiustificato” decisioni che dovevano essere prese con urgenza.
Per la Sezione disciplinare quelle di Anastasio sono condotte molto gravi. E i ritardi hanno inciso “molto negativamente” sulla funzionalità del Tribunale di Sorveglianza di Perugia: hanno reso difficile la gestione del rapporto con i detenuti e costretto i colleghi di Anastasio a un surplus di lavoro per smaltire i suoi fascicoli.
FH