Dall’interrogazione presentata dal Pd si apprendono cose di cui in pochi sapevano
10 Aprile 2018 - 00:00
SANTA MARIA CAPUA VETERE (g.g.) – Se il Pd di Santa Maria Capua Vetere riuscisse a pubblicizzare meglio le proprie iniziative, le proprie prese di posizione non confidando inutilmente sulla comprensione da parte del 99% dei media locali (potete immaginare chi rappresenti l’altro 1%) della serietà e dell’importanza dei temi proposti e denunciati,la sua reputazione crescerebbe significativamente nella testa dei sammaritani.
Ci siamo messi a leggere un po’, in questi giorni, sia i temi sollevati nel question time che dovrebbe svolgersi domani, martedì alle 15, sia in altre interrogazioni, alle quali, l’amministrazione comunale, a nostro avviso colpevolmente, oggi non dà alcuna risposta.
In quella che pubblichiamo in calce, i due consiglieri comunali dei democratici Umberto Pappadia e Francesco Di Nardo pongono una serie di domande molto serie sul rapporto, ancora esistente, tra il Comune e la Dhi il cui contratto è scaduto da tempo e con esso anche una scrittura privata di proroga sostanziale, non più efficace dallo scorso 31 dicembre. Abbiamo saputo oggi, con una certa sorpresa, che la gara è stata revocata perché furono trovate le buste aperte. Noi non avevamo questa notizia ma, tutti quelli che l’avevano, hanno pensato, evidentemente, che si trattasse di una cazzata, di una sciocchezzuola, di un peccato veniale e non di un fatto degno di essere anche
Nella seconda parte dell’interrogazione si parla di un affidamento sotto soglia, cioè di 30mila euro, a fronte dell’offerta di 70mila presentata dall’impresa Even Power Srls per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti speciali e pericolosi. La Even Power, questo nell’interrogazione non c’è scritto, è impresa della famiglia Campochiaro. Ne è titolare Giuseppe Campochiaro, figlio dell’ex vicesindaco di Santa Maria Capua Vetere Giovanni Campochiaro, tra le altre cose abituale compagno di jogging dell’attuale sindaco Antonio Mirra.
E anche qui, se sono vere le cose che il pd scrive, siamo di fronte ad un fatto sconcertante. A 3 mesi e mezzo dall’aggiudicazione che viene considerata da Pappadia e Di Nardo “abilmente attribuita per eluderela soglia minima prevista degli affidamenti diretti”, l’impresa Even Power non ha ancora mosso un dito, non ha effettuato un solo intervento di bonifica.
Beh, sono denunce importanti di cui cercheremo di far tesono per realizzare ulteriore approfondimenti.
Di seguito l’interrogazione del Pd
“Il gruppo consiliare del Pd, composto dai consiglieri Umberto Pappadia e Francesco Rosario Di Nardo, ha protocollato un’interrogazione avente ad oggetto il servizio integrato di igiene urbana e la gestione della bonifica di siti pericolosi.
“Chiediamo di sapere le modalità prescelte dall’Ente per regolare i rapporti con la ditta Dhi, che fornisce di fatto il servizio di raccolta differenziata dei rifiuti” si legge nell’interrogazione. La “Dhi spa Di Nardi Holding Industriale” gestisce il servizio in attesa dell’affidamento del servizio tramite gara d’appalto a evidenza pubblica. I tempi dilatati delle procedure sono già stati oggetto di una interrogazione del gruppo lo scorso agosto, ma ad oggi non risulta ancora approvato un piano industriale. Per l’anno in corso non esiste alcun contratto o provvedimento che autorizza la Dhi alla gestione dei servizi pubblici essenziali connessi alla gestione dei rifiuti, essendo scaduta il 31 dicembre una scrittura privata, con valenza retroattiva e durata annuale, che era stata stipulata nel 2017.
In merito alla gestione della bonifica di siti pericolosi, la raccolta e smaltimento di rifiuti speciali abbandonati in cinque lotti periferici della città è stata affidata lo scorso 29 dicembre alla ditta Ever Power Srls che ha presentato un preventivo di spesa (l’unico pervenuto all’ente) privo di descrizione, caratterizzazione dei rifiuti, indicazione dei quantitativi e dei costi unitari applicati e che offre la rimozione dei soli rifiuti visibili nelle foto presentate nel preventivo stesso.
La ditta Ever Power ha presentato la propria offerta economica di 70 mila euro, ma l’Ente tramite trattativa privata si è impegnato a erogare la somma di 30 mila, eludendo così il divieto normativo relativo all’affidamento diretto di lavori di importo superiore ai 40 mila.
“Chiediamo di sapere le motivazioni del ritardo dei lavori che dopo ben tre mesi e un provvedimento urgente emesso durante le festività natalizie, non sono stati ancora consegnati, le procedure adottate dall’Ente per verificare la natura e quantità dei rifiuti speciali e se il frazionamento dell’importo complessivo dei lavori è stato precedentemente adottato in casi analoghi”.
I consiglieri comunali sollecitano una risposta scritta da parte dell’Amministrazione entro i termini regolamentari e chiedono che la stessa venga discussa nel corso del primo consiglio comunale utile.
Santa Maria Capua Vetere, 24 marzo 2017″