8 ARRESTI. Centri di accoglienza per immigrati trasformati in lager. Scattano anche maxi sequestri

9 Marzo 2021 - 11:15

CASERTA – Migranti ospitati in locali angusti, sporchi, fatiscenti ed in pessime condizioni igieniche oppure in camere di pochi metro quadrati dove erano ammassate anche sei persone, ben oltre il limite consentito dalla legge. E’ l’accusa che ha portato a 3 arresti domiciliari e a 5 provvedimenti del divieto di esercitare l’attività imprenditoriale (LEGGI QUI ALTRI PARTICOLARI).

Truffa ai danni dello Stato, frode in pubbliche forniture, autoriciclaggio, emissione ed utilizzo di fatture per operazioni inesistenti, i reati contestati. L’operazione “Pecunia no limes”, condotta dalla polizia e dalla Guardia di Finanza su delega del gip do Cassino Salvatore Scalera, ha colpito un’organizzazione criminale che gestiva diverse cooperative tra le province di Frosinone e Caserta. L’indagine, condotta dal pm di Cassino Emanuele De Franco, ha portato alla luce numerose irregolarità nella gestione dei richiedenti asilo.

I migranti non erano assistiti da un numero sufficiente di operatori e non erano previsti servizi adeguati di assistenza sanitaria, sostegno psicologico, mediazione linguistica e culturale. Attraverso una serie di false dichiarazioni alle Prefetture competenti, tutto sembrava regolare. I

n alcuni casi, le cooperative certificavano la presenza di numerosi cittadini stranieri che in realtà si erano allontanati dalle strutture da diverso tempo, recandosi anche in altri Stati, come emerso dai controlli alla frontiera, in modo tale da percepire la quota giornaliera spettante per la presenza sul territorio nazionale. Non solo: le cooperative ottenevano indebitamente anche i rimborsi dal per un numero di pasti maggiore a quelli effettivamente somministrati ai richiedenti asilo. Un sistema che ha permesso ai gestori delle cooperative di accumulare ingenti profitti, poi riciclati grazie a un meccanismo di false fatture. Il blitz ha inoltre portato al sequestro di immobili e conti correnti per oltre 1 milione di euro, somma che equivale al presunto profitto del reato.