4 fratelli imprenditori arrestati. La segnalazione di un notaio fa partire l’indagine. Sequestrati auto, orologi, contanti e una distilleria

5 Ottobre 2021 - 13:12

PASTORANO/CAPODRISE – A destare i sospetti dei finanzieri e dei magistrati della Procura di Napoli Nord e’ stata una procedura fallimentare riguardante una distilleria del Casertano del valore stimato in 1,9 milioni di euro che durante la pandemia era stata venduta per soli 500mila euro, appena un quarto del suo valore reale. Le fiamme gialle, hanno cosi’ deciso di ascoltare il notaio che aveva redatto l’atto di compravendita il quale, insospettito da alcuni particolari, aveva gia’ segnalato alla Banca d’Italia l’operazione definendola sospetta.

Il professionista nutriva infatti, dubbi sulla composizione della societa’ subentrante, amministrata da un dipendente di quella precedente, il quale, peraltro, non mostrava avere conoscenze e competenze specifiche. Inoltre tra i soci del nuovo soggetto economico figuravano le quattro mogli dei precedenti titolari. A convincere il notaio a presentare una segnalazione all’antiriciclaggio, e che quell’amministratore altro non poteva essere che un prestanome, fu pero’ il suo silenzio circa la provenienza del denaro che stava per essere utilizzato per la compravendita della distilleria.

I quattro fratelli imprenditori erano gia’ finiti nell’ambito di una indagine, sempre della Guardia di Finanza di Napoli, che consentirono di scoprire l’impiego di alcool denaturato e disinfettante, destinato all’uso industriale e alla sanificazione, come il gel anti-Covid, nell’industria alimentare, per produrre liquori, dal limoncello agli amari alle erbe, il vino, a prezzi di molto inferiori a quelli di mercato. Per gli inquirenti avrebbero determinato con dolo il dissesto finanziario della societa’ che gestiva la distilleria, e accumulato ingenti debiti con l’Erario. Successivamente sono riusciti a riappropriarsi del complesso aziendale e, anche attraverso fatture false per operazioni inesistenti, a diventare un’azienda leader capace di piazzare sul mercato nazionale ed estero migliaia di litri di prodotti alcolici a prezzi estremamente bassi sbaragliando cosi’ la concorrenza che pagava accise e Iva.

Le fiamme gialle hanno notificato, complessivamente, quattro arresti ai domiciliari, tre divieti di dimora nelle province di Napoli e Caserta e, a due commercialisti, altrettanti misure interdittive di un anno. Eseguito anche un decreto di sequestro, di denaro, quote societarie e beni mobili e immobili, da circa 1,7 milioni di euro. I sigilli della GdF riguardano, tra l’altro, una importante distilleria a Pastorano, una sua succursale a Capodrise, auto di pregio, diversi orologi Rolex e, a casa di alcuni indagati, ingenti somme di denaro contante, anche 200mila euro, impacchettate e contrassegnate.