AVERSA. Continua il racket dei parcheggiatori abusivi. Immortalati al Parco Pozzi, ecco cosa è successo
14 Marzo 2022 - 13:00
AVERSA (Christian e Lidia de Angelis)- Situazione surreale quella che si sta verificando nella cittadina normanna, da tempo degli extracomunitari e napoletani si sono insediati, con un loro “presidio abusivo” nei parcheggi comunali della cittadina normanna, in particolare al Parco Pozzi, al Parco Balsamo, in Piazza Municipio, piazza Vittorio Emanuele, Piazza Marconi. Si sono organizzati in gruppo, uno intercetta le auto in cerca di parcheggio, l’altro, il compare, indica dove fermarsi e gesticola per agevolare le manovre, poi chiede i soldi. Ma c’è qualcosa che non va. In questo week end due soggetti uno del napoletano e uno straniero hanno fatto razzie nel parcheggio comunale del Parco Pozzi, dopo la mezzanotte, un’estorsione continua, un ricco bottino con la sosta dei veicoli, eccoli in foto, che pubblichiamo, segnalateci da alcuni cittadini stanchi delle loro prepotenze ed estorsioni ogni sera. Primo i due agiscono senza uno straccio di permesso, secondo: i mezzi motorizzati sostano in aree comunali con stalli a pagamento sì ma autorizzati, dove gli unici regolari sono gli ausiliari del traffico, che da tempo sono vittime di minacce e a rischio aggressioni da parte di questi extracomunitari, che pretendono che gli ausiliari vadano via perchè impediscono loro di guadagnare illegalmente. Nelle serate di pienone, testimoniano alcuni residenti di veicoli se ne contano anche più di 100. La zona è quella “calda” della movida e del centro cittadino, dove trovare un angolino per la macchina, specialmente venerdì e sabato sera è più difficile che vincere al lotto. Soprattutto quando l’isola pedonale è attiva e migliaia di persone si tuffano nella movida aversana. Ecco che allora arrivano loro, i parcheggiatori abusivi. A risolvere il problema del posteggio introvabile. Indisturbati, veloci ed efficienti soprattutto quando si tratta di riscuotere denaro, 5 euro a garanzia che l’auto resti intonsa altrimenti te la rovinano. Basta un segno del braccio per far capire all’automobilista che c’è spazio, poi arriva il momento delle manovre, infine la mancia. Pretesa con insistenza. Il parcheggiatore segue il cliente passo passo, non lo molla un attimo. E aspetta finché non arriva l’offerta per il servizio reso, guardandosi attorno. Una cittadina denuncia quanto accadutole Alessia T. “Parcheggiatori