La morte della piccola Aurora: perito revocato e multato, saltano le intercettazioni nel processo ai genitori

5 Novembre 2025 - 11:27

La perizia avrebbe dovuto riguardare la trascrizione delle intercettazioni ambientali e telefoniche considerate un passaggio chiave per la ricostruzione dei fatti e la valutazione delle responsabilità dei due imputati

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SANTA MARIA A VICO – Sanzione per il perito incaricato di trascrivere le intercettazioni ambientali e telefoniche nel processo a carico di Emanuele Savino e Anna Gammella, i genitori della piccola Aurora, la neonata di appena 45 giorni trovata morta nella sua culla il 2 settembre 2023 nel loro appartamento di Santa Maria a Vico.

Durante l’ultima udienza davanti alla Corte d’Assise di Santa Maria Capua Vetere, presieduta dalla giudice Marcella Suma con a latere Honorè Dessì, il collegio ha preso atto del mancato deposito della perizia nonostante fosse stata concessa un’ulteriore proroga al consulente tecnico.

Alla luce dell’inadempimento, la Corte ha deciso di revocare l’incarico al perito e di irrogare una sanzione pecuniaria di 1.549 euro da versare alla Cassa delle ammende, come previsto dal codice di procedura penale per i casi di mancato adempimento di incarico giudiziario

La perizia avrebbe dovuto riguardare la trascrizione delle intercettazioni ambientali e telefoniche acquisite nel corso delle indagini preliminari, considerate un passaggio chiave per la ricostruzione dei fatti e la valutazione delle responsabilità dei due imputati.

L’assenza di tale elaborato tecnico ha inevitabilmente comportato un nuovo rinvio del processo, che riprenderà nel mese di novembre, quando sarà nominato un nuovo perito e riconferito l’incarico per l’analisi e la trascrizione delle conversazioni.

La bimba, di appena un mese e mezzo, fu trovata senza vita nella culla dai genitori. Quando i sanitari del 118 arrivarono nell’abitazione, constatarono la presenza di ustioni ed ecchimosi sull’addome, sulle gambe e sui piedi della neonata. I genitori raccontarono ai carabinieri che la bambina si era scottata accidentalmente durante il bagnetto serale, a causa di un improvviso getto di acqua bollente uscito dal rubinetto. Tuttavia, le successive indagini dei militari dell’Arma portarono a ricostruzioni differenti e alla custodia cautelare in carcere per entrambi i genitori.