Brucellosi bufalina, allevatori pronti a invadere Caserta

12 Settembre 2022 - 15:51

Domani e mercoledì la due giorni di mobilitazione con l’obiettivo di far pressione sulla Regione Campania affinché ritiri il piano, varato nel marzo scorso, di eradicazione della brucellosi e tbc bufaline

CASERTA Ci saranno anche i contoterzisti a fianco degli allevatori bufalini che domani 13 settembre e mercoledi’ 14, “invaderanno” con i trattori la citta’ di Caserta. Una due giorni di mobilitazione con l’obiettivo di far pressione sulla Regione Campania affinche’ ritiri il piano regionale, varato nel marzo scorso, di eradicazione della brucellosi e tbc bufaline, che secondo il Coordinamento Unitario in Difesa del Patrimonio Bufalino perpetuerebbe il sistema di abbattimenti delle bufale campane, che negli ultimi dieci anni ha portato alla macellazione di 140mila bufale delle quali solo l’1,4% e’ risultata effettivamente malata in seguito ad analisi post mortem.

I contoterzisti, ovvero gli imprenditori che compiono lavori per conto delle aziende allevatrici sia nei campi che nelle stalle, hanno deciso di scioperare perche’ si ritengono fra i piu’ penalizzati dal piano regionale che, spiega una nota degli allevatori, “pretenderebbe di impedire loro di operare dopo aver realizzato investimenti importanti costringendo le imprese allevatrici a dotarsi esse stesse di mezzi e personale in proprio. Fin dalla prima lettura del fallimentare piano voluto con la delibera della Giunta Regionale – aggiunge la nota – il Coordinamento ha denunciato l’irrazionalita’ e la irresponsabilita’ del togliere lavoro e commesse alle imprese del contoterzi riducendole al lastrico per non poter piu’ nemmeno onorare le cambiali per centinaia di milioni di euro sottoscritte per dotarsi dei mezzi tecnici necessari, ed obbligando, al tempo stesso, le imprese allevatrici che da sempre si sono avvantaggiate dei loro servizi (per assistere i lavori in stalla o per gestire i campi necessari a fornire i foraggi alle stalle) a ricomprare esse stesse le dotazioni tecniche indebitandosi ulteriormente”. “E’ evidente che chi ha redatto il Piano – ha detto l’imprenditore bufalino Adriano Noviello – capisce poco o nulla di impresa o, forse, capisce quanto basta per raggiungere l’obiettivo di mettere in ginocchio il comparto casertano senza, peraltro, risolvere i problemi della BRC e della TBC che, lo ricordiamo, in dieci anni di cura di questo gruppo di tecnici ha portato la brucella da meno dell’uno per cento al 18% facendo chiudere centinaia di imprese e facendo perdere migliaia di posti di lavoro e centinaia di milioni di euro alla Provincia di Caserta“.