“Non vi paghiamo per indossare la divisa”. Sei operatori portano l’ASL CASERTA in tribunale

21 Novembre 2022 - 16:05

Per i lavoratori il minutaggio fa parte dell’orario di lavoro e quindi dev’essere retribuito, posizione contraria a quella dell’azienda sanitaria locale

CASERTA – Sono almeno in sei i dipendenti dell’Asl di Caserta che hanno deciso di portare davanti al tribunale di Santa Maria Capua Vetere, sezione Lavoro, un ricorso contro la struttura sanitaria della nostra provincia.

I cinque lavoratori dell’ASL hanno chiesto alla corte sammaritana di accertare che il tempo impiegato dai ricorrenti, circa 10 minuti, per indossare la divisa e per dismetterla a fine turno, sia conteggiato come orario di lavoro e quindi retribuito.

L’ASL, invece, non ritiene che vada conteggiata questa parte dell’orario come da pagare ai suoi dipendenti.

Per questo motivo, è stata nominata l’avvocata Gemma Maresca per costituire l’azienda sanitaria locale nei ricorsi promossi da questi sei dipendenti.

Bisogna dire, però, che la posizione dei lavoratori non è del tutto campata per aria, anzi.

Il ministero del Lavoro ha segnalato diverse pronunce della corte di Cassazione sui tempi della vestizione come facenti parte dell’orario di lavoro retribuito. Attenzione, però, vengono distinti due casi.

Se il lavoratore ha avuto in dotazione gli indumenti di lavoro e dispone della possibilità di portarli al proprio domicilio, recandosi al lavoro con gli indumenti già indossati, il tempo impiegato per la vestizione non può essere considerato retribuito.

Ma se il datore di lavoro vincola gli operatori a metter su le divise sul posto di lavoro, il tempo necessario alla vestizione rientra nel concetto di orario di lavoro e, come tale, andrà retribuito.

In considerazione del fatto che l’attività sanitaria non è una di quelle che prevede una vestizione antecedente all’inizio del servizio, come, ad esempio, un meccanico, che può partire con la tuta già da casa, riteniamo che le sentenze della Cassazione potrebbero dar ragione in questo giudizio a questi sei dipendenti e quindi l’ASL di Caserta si potrebbe trovare a pagare dazio ai suoi lavoratori.