MARCIANISE. Dal falso matrimonio alla droga del clan Belforte: scena muta per gli indagati

20 Aprile 2023 - 15:20

L’inchiesta  ha portato a 28 misure cautelari (16 in carcere, 7 agli arresti domiciliari e 5 all’obbligo di presentazione alla p.g.) eseguite dalla Compagnia Carabinieri di Marcianise

MARCIANISE– Scena muta dinanzi al giudice. Si sono tenuti questa mattina i primi interrogatori di garanzia per 5 persone delle persone coinvolte nell’inchiesta della Dda di Napoli sulla droga dei Belforte. Accusati anche di  estorsioni e usura ma anche di minacce al pentito Claudio Buttone. L’inchiesta   ha portato a 28 misure cautelari (16 in carcere, 7 agli arresti domiciliari e 5 all’obbligo di presentazione alla p.g.) eseguite dalla Compagnia Carabinieri di Marcianise. Dinanzi al gip Marco Discepolo del Tribunale di Napoli si sono avvalsi della facoltà di non rispondere Antimo Zarrillo, Salvatore Raucci, Giovanni Moretta, Pasquale Merola ed Emanuela Russo assistiti dai loro legali gli avvocati Andrea Piccolo, Gabriele Amodio, Salvatore De Blasio, Nicola Musone, Vincenzo Strazzullo.

Gli indagati sono gravemente indiziati dei reati di associazione dedita al traffico di sostanze stupefacenti, nonché di numerosi episodi di detenzione e cessione di sostanze stupefacenti aggravati dal metodo mafioso, facente capo al clan denominato “Belforte” o anche detto “Mazzacane”.