Un farmaco per abortire e il feto chiuso in busta. Madre fermata per infanticidio: le analisi e la chat whatsapp

7 Agosto 2023 - 17:17

CASAL DI PRINCIPE – Nell’ambito di indagini coordinate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Napoli Nord, nella giornata odierna i Carabinieri della Compagnia di Casal di Principe hanno dato esecuzione ad un provvedimento di fermo del PM nei confronti di una donna, di anni 40, raggiunta da gravi indizi di colpevolezza per il reato di infanticidio, commesso in Casal di Principe nei pressi di un’abitazione sita in via San Nicola, nella serata del 3 agosto 2023.

La donna, di origini marocchine, irregolare in Italia, avrebbe assunto diverse compresse di un farmaco normalmente utilizzato come antinfiammatorio, ma che riporta tra gli effetti collaterali quelli abortivi, che le avrebbe causato l’interruzione della gravidanza e la susseguente espulsione del feto di circa 20 settimane.

Soccorsa dai sanitari del 118 nelle immediate vicinanze dell’abitazione in cui aveva abortito, l’odierna indagata è stata trasportata presso l’ospedale di Aversa dov’è rimasta in osservazione fino alla mattinata odierna.

Le indagini, affidate ai Carabinieri della Compagnia di Casal di Principe e della locale Stazione, coordinate dalla Procura di Napoli Nord, si sono immediatamente focalizzate sull’attività di sopralluogo e repertamento delle tracce biologiche presso l’abitazione della donna e sull’analisi dei contenuti di alcune chat whatsapp contestate all’odierna indagata direttamente in sede di interrogatorio. Il quadro emerso risulta, allo stato attuale, quello di un’assunzione volontaria del farmaco da parte della donna con l’intento preciso di interrompere la gravidanza.

Sono in corso ulteriori accertamenti finalizzati a ricostruire l’intera dinamica dell’evento occorso, anche con riguardo all’identificazione del padre del feto e di eventuali soggetti correi.