CLINICA PINETA GRANDE. Operato d’urgenza per problemi al cuore, arrestato latitante

26 Agosto 2023 - 09:31

Tradito da problemi cardiaci. Saune e botole nella sua villa.

CASTEL VOLTURNO Ha trascorso la sua latitanza, durata ben 17 mesi, in una villa immersa nel verde tra botole e saune, nella zona collinare tra Marano e Quarto, nel Napoletano, il 47enne Luigi Carandente Tartaglia, ritenuto esponente di spicco del clan Orlando – Polverino – Nuvoletta, ammanettato dai Carabinieri del nucleo investigativo di Castello di Cisterna mentre era in un letto d’ospedale, nel casertano, reduce da un intervento in quanto afflitto da problemi cardiaci. A darne notizia, ieri, è stato il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, che ha lodato l’operato degli investigatori.
I militari dell’arma nella sua dimora non l’avevano mai trovato ma sapevano che era malato di cuore e, quindi, monitoravano gli archivi informatici del sistema sanitario nazionale. L’ allert è giunto qualche giorno fa, relativamente
alla segnalazione di un un intervento al cuore nell’ospedale Pineta Grande di Castelvolturno.

Tartaglia era arrivato al pronto soccorso della clinica Pineta Grande in condizioni critiche. Di qui, l’immediato ricovero e l’intervento chirurgico. I carabinieri sono entrati nell’ospedale e sul lettino, dopo l’intervento, hanno trovato il latitante che ha fornito false generalità. Adesso è monitorato e piantonato nella struttura sanitaria.
I carabinieri di Castello di Cisterna – coordinati dalla Dda di Napoli – erano sulle sue tracce da marzo del 2022, giorno in
cui

è stato emesso nei suoi confronti un mandato di cattura per una condanna complessiva di 14 anni e 3 mesi di reclusione per associazione mafiosa.
L’ultimo tentativo di catturarlo risale allo scorso 5 agosto quando, durante un inseguimento, Carandente Tartaglia fuggì dopo aver speronato e ferito un equipaggio dei Carabinieri del Nucleo Investigativo che a bordo di uno scooter dell’Arma lo aveva individuato e tentato di fermarlo.