La mitica CUC nolana affida in 24 ore oltre mezzo milione di lavori nel casertano. Vince il consorzio che in coppia con Raffaele Pezzella ha beccato l’appalto ASL-Regione da 15 MILIONI

23 Gennaio 2024 - 14:37

Va detto che è difficile per un consorzio che opera in provincia di Caserta non doversi confrontare a volte con personaggi borderline. Lo scriviamo ora, e lo ripeteremo in seguito, gli amministratori del consorzio Fenix non sono indagati, ma resta interessante e meritevole di essere raccontato, a nostro avviso, dove centinaia di migliaia di euro di denaro pubblico va a finire

FRIGNANO – Dobbiamo partire da quello che è un assunto comunque molto importante: né il consorzio Fenix di Bologna, né i suoi legali rappresentanti, Ciriaco D’Alessio e Antonio Cangianiello, originari rispettivamente di Bonito (AV) e Poggiomarino (NA), risultano indagati nei procedimenti che vedono coinvolti imprenditori di Casal di Principe Raffaele Pezzella, ritenuto dalla DDA di Napoli come uomo legato da connessioni economiche col clan dei Casalesi e con la fazione Schiavone.

Nessun indagine nei loro confronti, certo, ma non si può negare l’esistenza di un legittimo rapporto lavorativo tra il consorzio con sede a Bologna e le attività dell’imprenditore casalese.

Di punti di contatto tra Consorzio Fenix e Pezzella ne abbiamo raccontati diversi. L’ultimo in ordine di tempo riguarda un appalto clamoroso da 15 milioni di euro. Clamoroso perché riguarda un’impresa sequestrata poche settimane dopo l’aggiudicazione, ovvero Marrel srl di Pezzella.

Si tratta di lavori finanziati dal PNRR per un totale di 325 milioni di euro, nel caso specifico uno dei tre lotti (6-7-8) su 20 ricadenti nel territorio della nostra provincia relativi all’accordo quadro che la regione Campania, attraverso l’ufficio Grandi Opere, ha messo in piedi.

L’appalto per la costruzione di diverse strutture sanitarie tra Fontegreca, Cervino, Aversa, Sant’Arpino, Caiazzo, Casagiove, San Felice, Piedimonte, Santa Maria a Vico, Parete e Cervino, è stato aggiudicato da un gruppo composto da due imprese, anzi tre: la citata Marrel e il consorzio Fenix, che ha scelto quale esecutrice dei lavori la sua consorziata La Rocca.

Per quanto riguarda La Rocca, società con sede a Quarto, il presidente del CdA è Gianpaolo Benedetti. Denunciato dalla guardia di finanza nel 2018 per dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti, il 41enne e Pezzella risultano conoscersi da diversi anni, secondo quanto scrivono i pm della DDA di Napoli, nell’ordinanza di arresto dell’imprenditore casalese dello scorso novembre.

Non sappiamo se esista un grado di amicizia tra i due, ma Benedetti e Pezzella hanno lavorato insieme in appalti pubblici compiuti in Romania, nazione che – caso vuole – per anni ha ospitato gli interessi di Nicola Inquieto, di Casapesenna, condannato a 14 anni di carcere per il suo ruolo di supporto economico al clan dei Casalesi e al gruppo capitanato dal superboss Michele Zagaria.

Secondo le indagini della Direzione distrettuale antimafia, fu Michele Zagaria a inviare Inquieto in Romania per sviluppare e sostenere economicamente il clan, lontano dalle attenzioni che in Italia poteva avere quell’affluivo di denaro.

Tornando a Benedetti e Pezzella, invece, i pm scrivono che, oltre ad avere un rapporto confidenziale, i due imprenditori hanno effettuato commesse pubbliche nel Paese est europeo, di cui parlano in diversi sms tra il 2016 e il 2017.

Quindi, Marrell e La Rocca, come consorziata di Fenix, gestiranno cantieri PNRR sulla sanità da 15 milioni di euro.

L’imprenditore di Casale per diversi mesi è stato recluso per la sua partecipazione nell’appalto delle attività di ingegneria sul ponte Caserta-Monti del Matese, il cui servizio di progettazione sarebbe stato affidato a dei professionisti beneventani, secondo la procura, a seguito di un’operazione corruttiva messa in piedi dallo stesso Pezzella, pagando l’ignoto dirigente della provincia di Caserta.

Ad aggiudicarsi quei lavori sul ponte da 8 milioni di euro fu un consorzio. Ovvero, il consorzio bolognese Fenix che, lo ripetiamo ancora, non risulta indagato per nessuna delle inchieste che vede coinvolto Raffaele Pezzella.

Fenix è stato, poi, tra gli operatori economici che, secondo la DDA di Napoli, Pezzella e Piero Cappello hanno scelto per facilitare il tentativo – per gli investigatori riuscito – di truccare gare da milioni di euro a Calvi Risorta. Il consorzio, scrivono sempre gli inquirenti, è uno delle società ad aver risposto agli inviti di Cappello. Su 15 invitati, furono solo 4 le offerte presentate, che la DDA descrive con ribassi assai modesti e tra loro alquanto ravvicinati.

ORA VENIAMO ALLA CUC NOLANA E ALL’APPALTO DI FRIGNANO

Il nome del Consorzio Fenix ci è apparso sotto gli occhi quando abbiamo aperto documenti relativi ad una gara, bandita dal comune di Frignano, guidato dal sindaco Lucio Santarpia, ma la cui gestione è stata affidata alla Centrale Unica di Committenza dell’area Nolana, amatissima da molti comuni della nostra provincia e guidata dal dirigente Angelo Gambardella (QUI QUALCHE DETTAGLIO).

L’importo base di 540 mila euro riguarda i lavori di messa in sicurezza dal rischio idrogeologico causato da fenomeni meteorologici, mediante intervento di adeguamento del sistema di smaltimento delle acque meteoriche, lungo via Tessitore e piazza Mazzini.

Il nuovo codice dei contratti, come si sa, ha trasformato le soglie per le procedure di gara aperta, che ormai sono obbligatorie da un importo superiore ai 5 milioni e 538 mila euro. Questo ha permesso, quindi, al comune di Frignano, con determina a firma del dirigente del settore Tecnico, Nicola Massimo, di decidere che saranno solo cinque le ditte da contattare, tramite invito, dalla Cuc Nolana. Una scelta che, come sempre, questo giornale critica, in quanto è genesi spesso di assenza di concorrenza, ribassi al limite del ridicolo e assenza di trasparenza, ma che il funzionario giustifica a causa dei tempi ristretti, causa perdita del finanziamento, che sarebbe scaduto – scrivono dalla centrale gare – il 18 gennaio.

Il 27 dicembre, quindi, la centrale gare manda cinque inviti e di queste ditte rispondono solo due operatori: la DE.PA.CO. e il Consorzio Fenix, in coppia con la consorziata Chierchia Costruzioni dell’imprenditore Giuseppe Chierchia, di Gragnano.

Della Chierchia non conosciamo molto e non risulta coinvolta in nessun procedimento. Possiamo solo aggiungere che l’abbiamo incontrata quale una delle 15 ditte scelte e invitate direttamente dall’ente Reggia di Caserta, tramite il mercato elettronico delle pubbliche amministrazioni, a partecipare ad una gara da mezzo milione di euro, con un’operazione (presumibilmente) compiuta dal responsabile unico del procedimento, il geometra Vincenzo Carbone.

L’appalto, la cui documentazione pare carente sul sito della Reggia, è stato poi aggiudicato dall’amministrazione di Palazzo Reale al consorzio Research, sul quale, secondo i magistrati della DDA, Raffaele Pezzella avrebbe avuto forti aderenze, così come scritto nell’ordinanza di novembre di cui abbiamo riassunto prima qualche parola (CLICCA E LEGGI).

Tornando alla Cuc, nel momento dell’apertura delle buste per i lavori di Frignano, il 10 gennaio scorso, si sfidano due offerte, il 3% di ribasso di DE.PA.CO e quello vincente, il 3,25% del Consorzio Fenix e dell’esecutrice Chierchia.

Evidentemente, la fretta per la scadenza e le due sole offerte in gara, ha fatto sì che l’aggiudicazione al duo Fenix+Chierchia andasse a ritmo forsennato, concludendo la procedure dei verbali tra le 14.30 del giorno 11 e le 15.30 del 12 gennaio.

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