Falsi permessi di soggiorno, indagini chiuse. In 15 rischiano il processo
29 Febbraio 2024 - 18:45
![](https://casertace.net/wp-content/uploads/2024/02/ccc-4-500x282-1.jpg)
Business da 250mila euro: producevano patenti fasulle e attestati di residenza fittizi.
SAN CIPRIANO D’AVERSA. Avviso di conclusione delle indagini per i 15 soggetti coinvolti nell’inchiesta sui falsi permessi di soggiorno. Per loro il pm Gerardina Cozzolino, della Procura presso il tribunale di Santa Maria Capua Vetere, è pronta a chiedere il rinvio a giudizio. Gli indagati producevano e rilasciavano patenti false e attestati di residenza fittizi a favore di cittadini extracomunitari che necessitavano del rilascio o del rinnovo del permesso di soggiorno, a fronte del pagamento di ingenti cifre di denaro.
Lo scorso mese di dicembre scattarono i provvedimenti giudiziari per associazione a delinquere finalizzata alla commissione di falsi e al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.
Un business da oltre 250mila euro quello che fu scoperto dai carabinieri della Compagnia di Caserta che diedero esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip Orazio Rossi del tribunale di Santa Maria Capua Vetere.
Le porte del carcere si aprirono per i vertici dell’associazione: Pietro Di Dona, 51enne di San Cipriano d’Aversa e Giuseppe Ciervo, 53enne di Napoli, il finto ‘commercialista’ che si occupava di produrre la documentazione falsa per i permessi. Obbligo di dimora nel comune di residenza, invece, per Carmine Riccardo, 54enne di San Cipriano d’Aversa; Francesco Di Nardo,