LA NOTA. CASERTA. UFFICIALE. Camorra in comune, nominata la commissione d’accesso. L’avevamo data per certa dopo l’interdittiva a Edil Marzo: ecco perché

7 Agosto 2024 - 08:30

Lo scavare a mani nude da parte di CasertaCe, gli anni e anni di articoli scritti con entusiasmo e mai attraversati dalla frustrazione di non essere considerati per quelli che erano, ossia una lampante, lapalissiana denuncia di violazione di tutte le norme relative al codice degli appalti a quello che è la buona creanza di un amministrazione, comincia a trovare un senso nella decisione presa ieri dal Ministero dell’Interno

CASERTA (g g) – A Caserta arriverà la commissione d’accesso. Non sappiamo se le sollecitazioni, esposte al cospetto di fatti clamorosi, di situazioni lapalissiane, e ovviamente, in totale solitudine come sempre capita nelle battaglie per la legalità autentica, quelle scritte e parlate, facendo nomi e cognomi e non solo sostenuta a colpi di slogan e di convegnistica assortita, portata avanti da questo giornale, abbia o meno inciso nelle decisioni prese dal Ministero dell’Interno, ma soprattutto nelle relazioni inviate dalla Prefettura di Caserta al Viminale.

Tutto sommato, non è importantissimo stabilirlo e tutto sommato noi la risposta la conosciamo e la conosciamo ancor di più nel momento in cui si è cercato banalmente, pateticamente stamattina attraverso i soliti jukebox in servizio permanente ed effettivo, di propinare questa notizia in maniera tale che potesse in qualche modo neutralizzare congelare, mimetizzare le responsabilità del sindaco Carlo Marino e della sua amministrazione che si è affidata, non a caso, al proprio jukebox per annunciare la cosa “in un certo modo”.

D’altronde, era impossibile che nel momento in cui fosse stata messa in campo dalla stessa prefettura di Caserta, la parte buona di questa, un’ interdittiva Antimafia per la Edil Marzo, società di cui è comproprietario insieme al fratello (non insieme a Paolo Marzo, ma insieme all’altro fratello), l’ormai ex assessore ai Lavori pubblici Massimiliano Marzo che di Edil Marzo è amministratore unico, legale rappresentante e titolare del 50% delle quote, non si sviluppasse, immediatamente, la conseguenza di un invio di una commissione ispettiva che opererà il nome e per conto del Ministero degli Interni.

L’approdo della commissione d’accesso, per quello che scritto nell’ordinanza recente della procura della Repubblica del tribunale di Santa Maria Capua Vetere, che ha dato riscontro a larga parte delle ricostruzioni della locale procura, era pressoché inevitabile. Con tre anni di ritardo, dunque, Casertace trova anche un primo, significativo riscontro alle sue ricostruzioni allucinanti di quella campagna elettorale delle elezioni comunali del 2021, condensata in uno scatto simbolo, da noi pubblicato quello dello scambio del cinque ossia del gimme five tra l’appena riconfermato sindaco Carlo Marino e Raffaele Capone oggi in carcere per scontare una condanna definitiva per tentato omicidio che al tempo, secondo le ricostruzioni della magistratura inquirente ma anche secondo le nostre ricostruzioni di quel periodo, impegnato in prima linea per Carlo Marino e per le preferenze da far guadagnare a Massimiliano Marzo.

Si scambiava il cinque, Raffaele Capone, dopo che solo pochissimi giorni prima come a sancito una sentenza definitiva della Corte di Cassazione, aveva accoltellato il rivale nella lotta per le preferenze, ingaggiata dallo stesso Massimiliano Marzo con colui che di lì a poco sarebbe diventato il vicesindaco di Caserta, ossia Emiliano Casale, che, nella stessa ordinanza, viene indagato per voto di scambio con la famiglia Rondinone, anch’essa, al pari dei Capone, connessa storicamente al clan Belforte.

Le coltellate, i fendenti conficcati nella pelle di quel Gennaro Rondinone, dall’arma bianca maneggiata da Raffaele Capone e quel “dammi il cinque” ora finalmente hanno un senso anche nel racconto degli esiti di quelle elezioni.

Bisognerà aspettare qualche mese finché il lavoro della commissione d’accesso non avrà termine e poi si capirà se la commissione avrà o meno riscontrato elementi da proporre al governo per lo scioglimento del comune di Caserta per infiltrazioni camorristiche o se invece invece questa infiltrazioni non sono state riscontrate. E allora a quel punto l’amministrazione Marino potrà continuare.