Mediterraneo Cross, trionfo per il Team Cesaro Franco Ballerini: Vito e Matrone campioni regionali di ciclocross

13 Dicembre 2024 - 08:54

A Grumo Nevano ultima tappa di un circuito che ha preso il via il 13 ottobre tra Campania, Basilicata, Abruzzo, Puglia e Calabria.

BELLONA (Pietro De Biasio) – Ai piedi del Vesuvio, che osserva immobile da millenni, si sono consumati l’ultima tappa e la gloria finale del Mediterraneo Cross 2024, il trofeo che ormai è il barometro del ciclocross nel Sud Italia. Un circuito di terra, polvere e fatica che si chiude con due nuovi campioni regionali: Vincenzo Vito e Gennaro Matrone, giovani promesse del Team Cesaro Franco Ballerini, il sodalizio di Bellona guidato da Aurelio Cesaro. Vito, esordiente di primo anno, e Matrone, categoria juniores, hanno dominato e vinto sul tracciato tecnico e insidioso di Grumo Nevano, tra curve strette e salite che mordono, mettendo in mostra quella miscela rara di talento e tenacia che è il sale del ciclocross.

Il Mediterraneo Cross non è solo una competizione, è una scuola. Una fucina di talenti, come si diceva un tempo, ma anche una famiglia che accoglie società da tutto il Centro-Sud. L’edizione 2024 è stata più che mai una vetrina per tutte le categorie: dai giovanissimi agli élite, ognuno con il suo carico di sogni e fatiche. E nel mondo del ciclocross, dove si corre su superfici che tradiscono al primo errore, la crescita è fatta di dettagli. Il Team Cesaro Franco Ballerini lo sa bene.

Non è un caso che, appena qualche settimana fa, abbia portato i suoi allievi ed esordienti da Pro Racing Bike Precision Fit Biomeccanica per una visita biomeccanica accurata. «Al giorno d’oggi, questo è un passaggio imprescindibile, dice Aurelio Cesaro, affiancato da Gerardo Sessa altro punto fermo della squadra, abbiamo deciso di sottoporre ogni ragazzo a questa visita per assicurarci che utilizzi la bici con la taglia perfetta per le sue esigenze. Questo controllo sarà una componente fondamentale per il successo della prossima stagione e per il benessere degli atleti, permettendo loro di migliorare le performance e correre senza il rischio di problemi fisici legati alla posizione». Vito e Matrone hanno vinto oggi, ma il loro viaggio è appena cominciato. Come diceva Gianni Mura: «Le vittorie contano, ma è nelle sconfitte che si cresce». E chissà, magari un giorno questi ragazzi correranno su palcoscenici ancora più grandi, portando con sé il ricordo di quelle curve scivolose e della terra del Sud.