Confermata la sorveglianza speciale per Antonio Corvino o’malese: “E’ ancora pericoloso”

20 Gennaio 2025 - 09:20

Rigettato il ricorso proposto dall’esponente del clan dei casalesi

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CASAL DI PRINCIPE – La prima sezione della Corte di Cassazione, presieduta da Vincenzo Siani che si è pronunciata sul ricorso proposto dall’esponente di spicco del clan dei Casalesi avverso la pronuncia della Corte di Appello di Bologna. Ricorso inammissibile per Antonio Corvino alias o’ malese, 44enne di San Cipriano d’Aversa, erede di Sandokan, è ancora pericoloso.

Con il decreto impugnato, la Corte di Appello di Bologna in parziale riforma del decreto del tribunale di Modena, ha ridotto a 3 anni la durata della misura di prevenzione della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza applicata a Corvino fermo restando l’obbligo di soggiorno per la durata di 3 anni. 

Corvino ha proposto ricorso per mezzo del suo legale lamentando l’omessa o erronea valutazione di prove acquisite  per ritenere sussistente la pericolosità con richiesta di revoca o annullamento del provvedimento per carenza di elementi  che comprovano la pericolosità.

Per la Suprema Corte il ricorso è inammissibile. “La Corte di Appello ha valutato sia le condotte pregresse al periodo detentivo che di espiazione della pena in misura alternativa e Corvino ha posto in essere con continuità per un considerevole lasso di tempo numerose condotte devianti, sintomatiche di una spiccata pericolosità sociale“.