LE FOTO. ESCLUSIVA. Blitz di Carabinieri, Arpac, Polizia ed Esercito: sequestrato il cantiere-autoparco dell’Isvec, titolare della raccolta rifiuti a CASERTA
22 Gennaio 2025 - 17:56
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Ultimo periodo di esercizio tormentato per l’impresa
CASERTA (l.v.r.) – Isvec, che da qualche tempo è titolare della raccolta dei rifiuti nella città capoluogo (per intenderci l’impresa che fa capo a quell’ischitano dalla parabola imprenditoriale a dir poco originale che l’ha portato dal settore del produttore di mozzarelle a quello molto più lucroso dei rifiuti), dovrà smontare baracca e burattini di qui a poco, avendo perso anche l’ultimo ricorso finalizzato ad annullare l’esito della gara d’appalto che ha premiato la Si.Eco, nuova titolare del servizio.
Questa eserciterà da sola dopo essersi presentata in coppia con la Igiene Evolution, azienda di Angri che ha stabilito un patto solidissimo con l’imprenditore Alberto Di Nardi, collegato al consigliere regionale Giovanni Zannini e che, con il nome di sua moglie Miriam D’Aiello, ha fondato la società WM Magenta sulle ceneri della Dhi, che non è approdata all procedura fallimentare, come in molti ritenevano, ma a quella della dichiarazione di uno stato di crisi aziendale costruita dalla abilità di un altro personaggio vicinissimo a Zannini, quel Gabriele Trombetta già assessore della prima giunta Velardi e nipote dell’attuale sindaco di Marcianise Antonio Trombetta.
L’ultimo periodo di Isvec, percorso peraltro da molte voci su disavventure interne di vario genere, si sta dipanando in maniera tutt’altro che tranquilla. Oggi l’evento sicuramente più negativo: i Carabinieri del Nucleo Forestale di Marcianise hanno, infatti, sequestrato il cantiere del servizio di raccolta rifiuti di Caserta, in via Appia Antica lungo la strada che collega San Nicola a Maddaloni, costeggiando l’area della ex Saint Gobain, che ospita da decessi autoparchi e depositi delle varie aziende che hanno esercitato il servizio di raccolta rifiuti della città capoluogo. Sul posto Carabinieri, Arpac, Esercito e Polizia.
L’utilizzo dei Carabinieri della Forestale e del personale Arpac conduce direttamente all’idea di presunte illegalità connesse al mancato rispetto delle norme volte alla tutela dell’ambiente. Ma su questo non esiste ancora alcuna conferma, né ci si può avventurare troppo lungo il sentiero insidioso delle indiscrezioni. Saremo in grado nelle prossime ore di darvi informazioni più dettagliate.