LA FESTA DELL’ASSUNTA…di Don Franco Galeone…

15 Agosto 2025 - 07:33

15 agosto 2025 ✶ Assunzione della Vergine Maria
Maria, segno e pegno di vita eterna!


La festa di Maria Assunta in cielo rappresenta l’esaltazione
suprema che la religione fa del femminile. Sebbene questo dogma
sia l’ultimo fra i dogmi mariani proclamati dalla chiesa (Pio XII nel
1950), è importante ricordare che la fede del popolo cristiano
nell’Assunzione di Maria proviene dai primi secoli del cristianesimo.
Questa fede esprime la necessità che il comune fedele sente di
integrare il femminile nelle sue convinzioni religiose. Noi, esseri
umani, abbiamo un padre e una madre, cioè la nostra origine non è
solo nel maschile o nel femminile. Qualsiasi essere umano porta in
sé stesso il maschile e il femminile. Li portiamo nell’origine della stessa vita, nel nostro genoma, nelle esperienze più profonde, nell’educazione che riceviamo fin dalla nascita in famiglia. Festa dell’ottimismo!
La festività dell’Assunta ci ricorda, oltre il valore della femminilità, anche quello del corpo. Questo nostro corpo, del quale tanto male si è detto e scritto, così fragile e sublime, è un tessuto di prodigi.
Davvero magnum miraculum est homo e diventerà un giorno sacramento dell’incontro perfetto con
Dio. Il 15 agosto è la celebrazione di questa verità. Maria è la nostra sorella che ci precede, il suo
destino è anche il nostro. Ella è già quello che anche noi saremo. Festa dell’ottimismo cristiano
quindi! Se ci chiedono come finirà il cosmo e la vita, ecco la risposta: tutto finirà con un’Assunzione,
con un secondo Natale, con una Pasqua cosmica, con un’Ascensione gloriosa, con una Pentecoste di
grazia.
Bisogna guardare in alto e in avanti per meglio situare la nostra vita quotidiana, che a volte ci
appare così banale perché stiamo smarrendo le coordinate della vita. Non abbiamo più il senso della
distanza e del limite, quelle dimensioni orizzontali e verticali che costituiscono la geometria della
salvezza.

L’uomo, sempre più chiuso nella sua giara di pirandelliana memoria, è diventato a una sola
dimensione, quella orizzontale, dalla cintola in giù. Creato da Dio quale aquila reale, si è ridotto a
una borghese gallina da pollaio, assillata solo da sesso, possesso, potere, vacanze, pensione… Questo
“piccolo principe” ha dimenticato le sue origini, la sua genealogia, che arriva fino ad Adamo e da
questi a Dio. Alzare la testa, fare progetti, guardare il cielo… significa credere in Dio, lasciarsi guidare
da valori trascendenti, che riscattano la vita, dal banale feriale alla festività eterna. È vero, viviamo
in una stagione crepuscolare, però in questa camera buia della ragione c’è ancora una luce che può
impressionare la pellicola del nostro pensiero debole. BUONA VITA!