IL VIDEO CASERTA. LE FOTO. RAPINA alla Deutsche Bank: spari e poliziotti feriti. Gli agenti li vanno a prendere fino in Bosnia: 5 ARRESTI
26 Agosto 2025 - 08:49

CASERTA – In Bosnia-Erzegovina sono stati catturati cinque sospetti autori di una violenta rapina avvenuta lo scorso marzo a Caserta, ai danni di una filiale della Deutsche Bank di Via Giuseppe Maria Bosco.
L’operazione è stata condotta dalla polizia bosniaca, in coordinamento con la Squadra Mobile di Caserta e la Procura di Santa Maria Capua Vetere, con il supporto del Servizio Centrale per la Cooperazione Internazionale di Polizia.
Un sesto complice era già stato fermato il 15 luglio mentre cercava di rientrare in Italia. La rapina era avvenuta nella notte del 22 marzo, quando il gruppo, a bordo di un’auto con targhe rubate e col volto coperto, ha fatto irruzione in banca impadronendosi del contenuto della cassa continua.
Durante la fuga, i malviventi hanno speronato volontariamente una volante della Polizia di Stato giunta sul posto, ferendo due agenti che hanno riportato danni fisici e sono stati ricoverati in ospedale.
Nonostante l’impatto, uno dei poliziotti è riuscito a togliere il passamontagna a uno dei rapinatori, vedendone il volto. Il gruppo è comunque riuscito a fuggire grazie all’aiuto di un altro veicolo, anch’esso con targhe rubate, abbandonando però il maltolto a causa dell’intervento delle forze dell’ordine.
Le successive indagini hanno permesso di ritrovare l’auto dei fuggitivi, data alle fiamme e abbandonata a Giugliano in Campania. Gli investigatori hanno quindi identificato i sei presunti responsabili, tutti di etnia rom con precedenti penali, residenti in campi rom nella provincia di Napoli, e accertato che avevano lasciato l’Italia per la Bosnia subito dopo il colpo.
La Procura ha ottenuto un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per tutti e sei i soggetti, emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere. Si ricorda che le indagini sono ancora in corso e che le persone coinvolte sono da considerarsi innocenti fino a una eventuale condanna definitiva.