CARINARO. Sul trasferimento della statua di Sant’Eufemia a Roma, riserve della Soprintendenza. Poi intervenne la politica e…

2 Settembre 2025 - 11:56

La statua di Sant’Eufemia è partita, dopo una serie di difficoltà che hanno tenuto in bilico il suo trasferimento a Roma in vista dell’udienza papale, almeno fino alla giornata di ieri. Tuttavia, il rapporto tra queste icone e la Soprintendenza rimane una questione da trattare con maggiore attenzione

CARINARO (Federica Borrelli)C’è aria di festa a Carinaro. I tanto attesi festeggiamenti in onore di Santa Eufemia sono ormai alle porte: si comincerà con la gita a Roma del 3 settembre, che darà ufficialmente il via ad una serie di eventi che accompagneranno i carinaresi in questo primissimo scorcio di settembre. Epilogo di un’estate che, solo sul calendario, sembrerebbe giunta al termine, in previsione delle elevate temperature che pare sfioreranno ancora per un po’ i trentacinque gradi.

Ma questa, per fortuna, non è una stazione meteo. E i nostri lettori lo sanno bene. Così, mentre ci uniamo all’augurio per i fedeli che si preparano a vivere momenti di solennità – e anche di sano divertimento tra sagre, luminarie e palcoscenici – in quella che è forse per i carinaresi doc la settimana più sentita dopo la Pasqua, vi raccontiamo un piccolo retroscena.
Una di quelle situazioni che rischiano di mandare tutto all’aria. Nondimeno, stavolta, il dispiacere sarebbe stato quadruplo, considerando che quest’anno ricorre il 150° anniversario dei solenni festeggiamenti in onore della Patrona.

E allora torniamo indietro di qualche giorno. Giungono alle orecchie della Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Caserta e Benevento una serie di segnalazioni riguardanti la statua settecentesca di Santa Eufemia dell’omonima parrocchia. Statua appena restaurata ed in partenza per un viaggio in direzione Città del Vaticano per la consueta udienza del mercoledì, dove, alla presenza di Papa Leone XIV e di una nutrita rappresentanza carinarese – si parla di circa seicento persone che raggiungeranno San Pietro con tanto di treno noleggiato appositamente – si mostrerà in una nuova veste.

Eppure, come accennavamo poco fa, il sogno ha rischiato di non vedersi realizzato. Le suddette segnalazioni, non sappiamo precisamente di che natura, hanno fatto sorgere qualche perplessità nel soprintendente Mariano Nuzzo, il quale – con tutta probabilità – ha preferito farsi un’idea più chiara della situazione.

Che il rapporto tra la Soprintendenza e la Santa di Carinaro non fosse propriamente iniziato con il piede giusto, è cosa nota. Fummo proprio noi a raccontare della polemica scoppiata in parrocchia in occasione del restauro: una parte dei fedeli, infatti, si era apertamente schierata contro la decisione di don Antonio Lucariello di intervenire sulla statua, a soli dieci anni dal precedente restauro. I parrocchiani, in una lettera indirizzata alla Soprintendenza e all’Ufficio nazionale per i beni ecclesiastici e l’edilizia di culto della CEI (Conferenza episcopale italiana), non solo sostenevano con forza la loro personalissima opinione sulla non necessità dell’intervento da farsi, ma si preoccuparono di ricordare un dettaglio ben più importante: quella statua è un bene sottoposto a tutela e quindi, prima che qualcuno pensi, anche lontanamente, di metterci mano sopra, dovevano essere informati gli enti preposti, come appunto la Soprintendenza.

Non sappiamo se il dott. Nuzzo fosse a conoscenza anche di questo pregresso, o se proprio da lì sia partita la sua volontà di saperne di più e meglio prima di rilasciare il permesso per far partire la statua della Santa a Roma. Quel che è certo è che sono stati giorni carichi di tensione nell’ambiente parrocchiale di Carinaro, almeno fino a ieri, quando si è potuto tirare finalmente un sospiro di sollievo.

Tutto a posto. La statua può partire. Forse è già in viaggio stamani. E con lei possono prepararsi per il soggiorno romano anche i pellegrini che avevano già versato un acconto da 50 euro per garantirsi un posto su uno dei treni noleggiati, in partenza dalla stazione di Aversa alle ore 5:15 di domattina.

Del resto, non avevamo dubbi che un evento, organizzato con così largo anticipo e in grande stile, potesse subire un rinvio. Alla Soprintendenza sanno essere anche diplomatici e non sono certo insensibili alle perorazioni del sindaco o del politico di turno: voci insistenti parlano di un “provvidenziale” intervento da parte del parlamentare della Repubblica Italiana Stefano Graziano e della sindaca di Carinaro Marianna Dell’Aprovitola, amica del deputato teverolese in quota Pd.