MARCIANISE. Una città trasformata nel Paese dei Balocchi. Domande serie: gli organizzatori della Notte Bianca hanno pagato prima l’ex Tosap? Avevano in mano (prima) il via libera sanitario dell’Asl?
13 Settembre 2025 - 19:50

Qui non bisogna deflettere di un millimetro, perché se viene meno l’idea che le leggi si debbano rispettare e non manipolare, disapplicare o adottare a bassa intensità, si creano le condizioni per precipitare nell’illegalità che diventa sistema. La ridicola autorizzazione data 24 ore prima, con le strutture già montate, la ciliegina sulla torta dell’evento no-profit
MARCIANISE (g.g.) – Per tutta la settimana non siamo tornati sull’argomento della “Notte Bianca” di Marcianise. A volte, infatti, per svolgere la nostra funzione di tutori intransigenti di una legalità letterale, siamo costretti ad assumere posizioni apparentemente ingenerose nei confronti di questo o di quell’altro, titolari pro tempore di un incarico pubblico o di un’autorizzazione che permetta loro di usufruire della res pubblica ossia della proprietà dei cittadini.
Dopo aver dunque messo nella centrifuga Filippo Iodice, titolare dell’evento della “Notte Bianca”, svoltosi ieri sera nelle strade del centro di Marcianise, abbiamo ritenuto di non insistere su quello che ci appariva come uno sparare sulla Croce Rossa, visto e considerato il vagone di infrazioni compiute da Iodice e anche dal Comune di Marcianise rispetto alle leggi vigenti in materia di pubblici spettacoli e di pubbliche manifestazioni.
Ci siamo detti: sabato prossimo, ossia oggi, tireremo le somme in modo che lo Iodice ritenga di fare in tranquillità e in pace il proprio evento.
L’oggi programmato è arrivato e riteniamo di affrontare il tema con la stessa tranquillità, che ci ha indotti nei giorni scrsi a non intervenire, placando le nostre passioni indignate quando ci accorgiamo che con la proprietà pubblica si specula, e soprattutto si violano le leggi.
Allora partiamo dal sindaco Antonio Trombetta, il quale parla a ruota libera – e anche in questa circostanza – senza pesare il senso dei discorsi che fa. Ha dichiarato che la notte bianca organizzata da Filippo Iodice sarebbe stato un evento no profit. Una novità clamorosa di un sindaco stravagante ancor prima che sorprendente: quindi i 40 euro a persona pagati per la cena, segmento principale della Notte Bianca, non hanno costituito un ricavo finalizzato a realizzare un profitto per gli organizzatori, bensì sarebbero andati in beneficenza, non si sa a chi.
Quando il Sindaco ha detto questa cosa la Notte Bianca doveva ancora svolgersi, per cui era contemplata la possibilità che la cena a 40 euro si traducesse in un grande successo e dunque in un grande incasso. Ora, o Trombetta ha facoltà divinatorie e già sapeva che il successo non sarebbe stato poi tanto clamoroso oppure si è scordato – e questo sarebbe grave – di rendere noto agli enti no profit, ossia all’ente che lotta per la ricerca contro gravi malattie, oppure all’ente di carità, o ancora a quello di assistenza sociale, di testimonianza civile, o di tutela ambientale, all’UNICEF, a Save the Children, a Medicisenzafrontiere etc, che avrebbero beneficiato dell’incasso (o di parte di esso) della Notte Bianca.
Ora, magari, siamo stati informati male e il successo clamoroso non c’è stato. Ma se questo non è successo, bisogna capire se e fino a quanto i soldi incassati dovranno essere utilizzati per fronteggiare le spese sostenute, riteniamo, fino a prova contraria, esclusivamente dall’organizzazione privata di Filippo Iodice, fortemente sostenuta dai due consiglieri di maggioranza Enzo Letizia e Giovanni Pratillo.
Di certo gli organizzatori non hanno indicato a chi andava l’incasso della serata. Quindi di che beneficenza parliamo?
Questo è un aspetto dei fatti. Poi ce n’è un altro.
L’avanti ieri, giovedì 11 settembre, il mansueto Andrea De Caprio, dirigente servizievole e sempre a disposizione di Pasquale Salzillo, Stefano Farro & Co. (d’altronde l’hanno messo lì solo e solamente per questo) ha tirato fuori come un prestigiatore l’autorizzazione per l’evento della Notte Bianca a 24 ore dalla sua realizzazione.
Filippo Iodice deve aver avuto grande fiducia sul modo con cui l’aveva organizzato, deve aver avuto grande fiducia in sé stesso per rischiare fino a questo punto. Giovedì, infatti, aveva montato tutto, palchi, palchetti, tavolate, amplificatori, grandi display, nonostante non avesse ancora in mano il titolo autorizzatorio.
Riteneva dunque di aver rispettato la legge in maniera così precisa, da non contemplare nemmeno lontanamente l’ipotesi che De Caprio potesse negargli il via libera. Per cui nella testa di Filippo Iodice esisteva la consapevolezza di aver rispettato tutte le disposizioni da noi citate nell’articolo di sabato scorso e che, abbiamo riassunto in una sorta di Testo Unico sui più importanti obblighi da osservare e rispettare se si vogliono organizzare eventi pubblici, fondati sul calpestio delle piazze, delle strade, dei vicoli che sono di proprietà, di tutti i cittadini, nel caso specifico di quelli di Marcianise.
E allora, siccome è troppo importante questo aspetto, ci concediamo la licenza di riproporre integralmente il pacchetto degli obblighi da rispettare:
- presentazione al Sindaco con preavviso di almeno trenta giorni prima dell’evento, di una formale domanda o di una Segnalazione Certificata di Inizio Attività (SCIA) al Comune, tramite il SUAP (Sportello Unico Attività Produttive);
- fornire un piano di emergenza, un documento di valutazione dei rischi (DVR);
- pagare prima il Canone Unico Patrimoniale (Ex TOSAP) sulla superficie che si dichiara voler utilizzare, pagamento che nel nostro caso è disciplinato dal Regolamento approvato da una delibera del consiglio Comunale, la n. 21 del 19/05/2021;
- indicare il programma, gli spazi, le date, la tipologia dell’evento e il numero di partecipanti;
- indicare gli alimenti che saranno consumati, la loro provenienza, etc.;
- chiedere l’autorizzazione sanitaria per la somministrazione di alimenti.
Noi, dando un’occhiata al documento di autorizzazione che pubblichiamo in calce a questo articolo, abbiamo capito che qualcuna di queste prescrizioni è stata rispettata, seppur in extremis, e grazie solo e solamente al nostro articolo di sabato scorso e all’interrogazione dell’opposizione consiliare.
Il 23 luglio scorso, l’organizzazione dell’evento ha reso noto al sindaco che il 12 settembre si sarebbe svolta la Notte Bianca. Inortodossa la forma perché tu, Filippo Iodice, al sindaco non rendi noto che una cosa si farà, ma rendi noto che hai intenzione di realizzare un evento. Successivamente chiedi l’autorizzazione: ma se lo fai 24 ore prima dall’evento in questione, quando tu hai già montato tutti gli apparati, noi di CasertaCe, nel momento in cui raccontiamo questa roba, dubitando della serietà e dei processi amministrativi della città, ci dimostriamo ancora una volta persone serie.
Mentre, poco serio, si dimostra il Comune, il quale ritiene che i suoi cittadini abbiano l’anello al naso.
Se, infatti, non ci fossero stati l’articolo di CasertaCe e l’interrogazione della minoranza, l’istanza, requisito indispensabile previsto dalla legge, non sarebbe mai stata presentata perché non sta né in cielo né in terra che il SUAP di un Comune la riceva a 24 ore dall’avvio concreto dei festeggiamenti. Per cui, questa appena narrata, è la prima operazione farlocca che in punto di diritto non esiste proprio.
Veniamo a cose ancora più concrete. Il pagamento della ex TOSAP, oggi Canone Unico Patrimoniale, bisogna versarlo prima della realizzazione dell’evento in base ad un’autorizzazione che ha certificato e ha dato risposta ad un’istanza che contiene il calcolo preciso delle superfici che si vorranno utilizzare, in questo caso 25.000 mq.
Questa cosa, per la verità, la impone anche Andrea De Caprio nel suo provvedimento autorizzatorio. Confessiamo che ci siamo persi l’ultima approvazione del bilancio di previsione comunale 2025. Non sappiamo, dunque, se l’amministrazione e la maggioranza abbiamo ritoccato il canone che fino all’anno scorso era di 69 centesimi per metro quadrato. Ma diamo per buono che la cifra sia rimasta invariata: 0,69 € x 25.000,00 mq= € 17.250,00 euro in più, euro in meno.
Dalla lettura dell’autorizzazione, poi, non ci sembra ci siano contenuti riguardo a certificazioni o validazioni rispetto ad una dichiarazione relativa agli alimenti destinati ad essere consumati durante la cena. Guardate, sindaco Trombetta e dirigente De Caprio, queste sono norme che non abbiamo inventato noi. Sono leggi, sindaco Trombetta, e Signor Permaflex De Caprio. Che facciamo? L’indipendenza della Repubblica di Marcianise dall’Italia?
Sempre dall’autorizzazione non si evince se gli organizzatori abbiano chiesto ed ottenuto dall’ASL di Caserta l’autorizzazione sanitaria, divenuta una cosa ancor più fondamentale alla luce di quelle dodici persone uccise dal botulino, proprio ad epilogo di sagre e manifestazioni all’aperto.
Ora delle due l’una: o De Caprio non è buono a scrivere le autorizzazioni, oppure il placet dell’ASL non corredava l’incartamento o il fascicolo arrivato al Comune in clamoroso ritardo e solo grazie al combinato disposto, di fatto, tra l’articolo di CASERTACE e l’interrogazione della minoranza che l’ha preceduto.
Non tiriamola troppo per le lunghe: nella tesoreria del Comune di Marcianise è arrivato un bonifico – o non è arrivato – di almeno 17.250,00 euro per Canone Unico Patrimoniale (ex TOSAP) prima dell’inizio della manifestazione? Se sì, ok.
Se non è arrivato, caro sindaco, le sue chiacchiere stanno a stra-zero, quella manifestazione è stata tecnicamente illegale, illegittima.
Non ne parliamo poi se al Comune di Marcianise non è giunto, sempre insieme al fascicolo presentato dagli organizzatori della Notte Bianca, l’autorizzazione sanitaria dell’ASL. Qui entreremmo infatti, nell’area pericolosissima del diritto penale spinto.
Questo articolo potrebbe proseguire a lungo, ma per il momento ci fermiamo qui affermando poi che oltre alla TOSAP gli organizzatori devono essere chiamati a pagare, per evitare che il Comune si macchi di un danno erariale, la Tassa Rifiuti o TARI che dir si voglia.
Insomma, ci sono due-tre cosette ancora da controllare e di certo non ci tireremo indietro.