Bastonate per simulare finti incidenti stradali. 4 CONDANNE

24 Novembre 2018 - 07:54

CAPUA/CASAL DI PRINCIPE – La Corte di Appello ha condannato a 6 anni e 10 mesi F.M.D.C. di Capua; a 2 anni e 8 mesi Anthony Conte di Santa Maria La Fossa; 5 anni a Carlo Bianco di Casal di Principe e 4 anni e 4 mesi a Franco Pistone di Capua.

In primo grado il giudice Alessandra Grammatica aveva emesso la seguente sentenza: F.M.D.C., 9 anni e 6 mesi, Franco Pistone, 5 anni e 10 mesi, Carlo Bianco, 6 anni e 4 mesi, Anthony Conte, 3 anni.

I reati vanno dall’associazione per delinquere, alle lesioni, alla tentata estorsione, al sequestro di persona, oltre al danneggiamento.

L’indagine dei carabinieri della Compagnia di Capua permise di scoprire un’organizzazione responsabile di aver provocato lesioni personali fisiche a diversi soggetti, consenzienti e retribuiti con esigue somme di denaro, per lo più giovani tra i 18 ed i 25 anni, anche affetti da ritardi psico-fisici e da disabilità di vario genere – lesioni cagionate con grande violenza ed efferatezza anche utilizzando bastoni e mazze di legno o di ferro.

Le vittime venivano condotte presso i vicini nosocomi, per far attestare nei certificati medici redatti dal personale sanitario in servizio presso il pronto Soccorso che le lesioni derivassero da sinistro stradale; tali certificati, per il tramite di BIANCO Carlo, vertice dell’associazione, vengono consegnati ad alcuni legali, i quali curano le pratiche risarcitorie, trasmettendo la denuncia di sinistro e la richiesta di risarcimento alla compagnia assicurativa competente, così da conseguire le somme erogate a titolo risarcitorio per sinistri mai avvenuti, da ripartire tra gli associati.

Il gruppo associativo operava tramite varie figure: – BIANCO, a capo della consorteria criminale, si occupava di emanare ordini e direttive in posizione di superiorità o supremazia gerarchica gestendo gran parte degli episodi di procurate lesioni da cui scaturivano le richieste di risarcimento.

In un episodio, è emerso che il BIANCO impartiva a M.D.C.F direttive su come colpire ragazzo, che già riportava una lesione ad un dente, per assicurarsi il maggior grado di credibilità nella versione dei fatti da porre a fondamento della richiesta di risarcimento dei danni da falso sinistro stradale. Lo stesso BIANCO Carlo decideva la quota parte del compenso da attribuire ai sodali per le singole truffe, gestiva i tempi ed i modi di ogni operazione truffaldina costituendo, per i sodali, punto di riferimento cui rivolgersi per la consegna dei referti e per ottenere il compenso loro spettante. – M.D.C.F. e CONCU Anthony rivestivano il ruolo di organizzatori delle attività delittuose, reperivano i soggetti (lesi o da ledere) ed i mezzi necessari alla realizzazione del programma criminoso, venendo, per questo, compensati dal BIANCO Carlo.