POLITICA & CAMORRA. L’ex cutoliano Antonio Bifone Zuzu e la moglie attesi in aula sui retroscena di PORTICO DI CASERTA
9 Aprile 2019 - 19:25
AVERSA/PORTICO DI CASERTA (tp) – Il prossimo 9 maggio saranno ascoltati due collaboratori di giustizia: Antonio Bifone alias Zuzù e la moglie Giuseppina Di Caprio, entrambi di Portico di Caserta, così come disposto nell’udienza di oggi, al processo che si sta celebrando al tribunale di Santa Maria Capua Vetere con l’accusa di associazione camorristica. Sotto accusa Nicola Bifone, Antonio D’Amico, l’avvocato Giuseppe Stabile e Pietro Vaiano. “Pietro Vaiano, è stato vice sindaco di Portico di Caserta e assessore, aveva stretti rapporti con Tonino D’Amico erano come si dice tazz’ e cucchiaro. Proprio in virtù di ciò D’Amico si è arricchito nella zona industriale di Portico” . E’ il pentito Antonio Bifone che lo dichiara alla Dda di Napoli a carico del potente gruppo camorristico locale. L’ex cutoliano ha raccontato già in passato al pubblico ministero Luigi Landolfi tanti retroscena sui rapporti tra politici amministratori e il clan nella gestione delle tangenti nelle zone di loro competenza mafiosa. Proprio perché indicato come “faccia pulita” del gruppo camorristico dice ancora Bifone su D’Amico: “Si è provveduto ad intestare anche i capannoni nella zona Pip di Portico”. Il collaboratore parla pure di un certo “Gravino, con problemi ad una mano, che lo avrebbe favorito nell’espropriazione di terreni nella zona industriale di Portico”. Agghiaccianti