I pasticceri di Michele Zagaria. Ci sono altri INDAGATI. TUTTI I NOMI. Parlano i pentiti

11 Aprile 2019 - 09:58

CASAPESENNA(ti.pa) Antonio Napoletano, Giuseppe Lese, Michelina Rossi, Argentino Gianpaolo, Antonietta Auriemma, Daniele Cipriano Nusher, Anna Lisa Lese, Giuseppe Petrillo, Antonio Santoro. Sono i nomi degli 8 indagati per l’intestazione fittizia nella ordinanza a carico dei pasticcieri arrestati dalla polizia con l’accusa di collegamenti con il clan Zagaria: Giuseppe Santoro 51 anni di Casapesenna, insieme al socio Pasquale Fontana 46 anni di Casapesenna. Secondo le accuse dei pentiti  i due arrestati  sono gravemente indiziati del delitto di associazione per delinquere di tipo mafioso. Inoltre è emerso che tra gli otto indagati c’è pure il padre di uno dei due arrestati responsabili di intestazione fittizia di beni aggravata dal metodo mafioso, in quanto rei, secondo l’ipotesi accusatoria, di essersi intestati pasticcerie riconducibili, in realtà, al clan. Le attività commerciali di prodotti dolciari Butterfly erano state aperte a Castel Voltunro Pollena Trocchia, Baiano, Nola, Afragola, Campobasso, Pescara, Rimini, Casapulla, Santa Maria Capua Vetere, Casapesenna, Capodrise, Cellole, San Marco Evangelista.

I PENTITI

Il pentito Massimiliano Caterino parla di vari summit di camorra avvenuto nella pasticceria a Casapesenna nel 2010 in via Petrillo con la famiglia Zagaria. Nelle telefonate parla di incontri da “Madam” parafrasando la celebre opera della Madama Butterfly: “Fino all’arresto di Michele Zagaria mi sono incontrato nella pasticceria di Giuseppe Santoro con Carmine Zagaria, Antonio Zagarioa e Filippo Capaldo per vari summit”.

Il pentito Raffaele Piccolo parla di assunzioni fatta da Giuseppe Santoro nella pasticceria di parenti di persone detenute del clan Zagaria. Il pentito Michele Barone racconta: “Più volte Michele Zagaria è stato ospitato da Aldo Santoro fratello di Giuseppe in una traversa di via Agostino Petrillo”.