Nicola SCHIAVONE: “Ecco chi era il politico più vicino a Luigi Cassandra. E quel recupero crediti….”

21 Ottobre 2019 - 17:00

CASAL DI PRINCIPE – Nella terza e ultima parte del documento giudiziario relativo alla confisca dei beni a carico di Luigi Cassandra, pubblichiamo l’ultimo stralcio di ciò che, a tal proposito, ha raccontato Nicola Schiavone. Innanzitutto questi non dice una novità (in quanto dichiarato da altri pentiti), quando spiega che Cassandra era un “politico vicino a Nicola Ferraro dell’Udeur“. Lo aveva saputo da Pirozzi e Giacomo Capoluongo.

Poi Schiavone parla di un recupero crediti nei confronti di Cassandra. Racconta che per un periodo Salvatore Laiso aveva fatto parte del suo gruppo ma fu poi allontanato perchè considerato inaffidabile in quanto dedito all’assunzione di stupefacenti, un vizio che nè Schiavone junior, nè gli altri affiliati del clan dei casalesi, erano riusciti a rimuovere. Da qui, l’allontanamento di Laiso dal gruppo malavitoso.

Alla fine Schiavone nega l’esistenza del citato recupero crediti nei confronti di Luigi Cassandra: lui aveva, infatti, imposto al clan di non eseguire quella pratica, se non in casi eccezionali, e cioè quando riguardava imprenditori vicini al gruppo camorristico.

Aggiungiamo che Salvatore Laiso oggi è un collaboratore di giustizia e che Nicola Schiavone, quando il primo scelse di pentirsi, ordinò l’omicidio del fratello, Crescenzo, ammazzato il 10 aprile 2010.

 

QUI SOTTO LA TERZA E ULTIMA PARTE DELLE DICHIARAZIONI DI NICOLA SCHIAVONE