IL RETROSCENA. MARCIANISE. Che birichino Onofrio Tartaglione! Voleva far passare sottobanco il Siad. Il commissario gli ha sventolato il rosso e l’ha “cacciato” dal comune

3 Novembre 2019 - 20:17

MARCIANISE (g.g.) – Proviamo a violentarci e a fare una cosa breve, in modo da metterla a disposizione di più lettori. Nell’ultima settimana, girava voce, e lo diceva soprattutto il presunto estensore Gigetto, vabbè abbiamo dimenticato il cognome ma non è rilevante, che il Siad, il contestatissimo Siad, elemento costitutivo del grande imbroglio dell’ultima speculazione edilizia targata Interporto-Spasiano-Velardi, colpita dalla magistratura con la nota ordinanza, sarebbe passato, approvato, con tanto di pubblicazione sul Burc della regione Campania. Noi non ci abbiamo creduto, perché dopo 3 anni e mezzo di vergogna assoluta, facciamo ancora fatica, per carattere, a pensare che si possa scendere ancora più in basso nel piegare la cosa pubblica agli interessi personali o economici di una lobby, quella dell’interporto, quella di Giuseppe Barletta, a cui Velardi è stato sempre legato e con la quale ha sempre collaborato, come abbiamo dimostrato più volte, anche quando non era sindaco.

E invece, effettivamente, forse è stato proprio Gigetto a rovinare i piani, perché Onofrio Tartaglione, che in tanti considerano una vittima dell’ex sindaco, ma che in realtà ne è complice politico-amministrativo, sin dal giorno in cui fu fatto arrivare a Marcianise con una procedura particolare. Tomo tomo, cacchio cacchio, con la stessa no

chalance, con cui ha fatto uscire oermessi a costruire per Pino Riccio e compagnia, era quasi riuscito ad infilare il Siad nel Burc, sperando in una distrazione del commissario straordinario Lastella.

Questi, invece, è arrivato a Marcianise conoscendo bene la struttura di illegalità costruita dall’amministrazione Velardi. Per cui, ha fatto una cosa molto semplice: ha riscattato Marcianise da un’altra mortificazione che gli era stata infilitta dal primo cittadino, riportando il comune nella “Fascia A”, dopo che Velardi l’aveva retrocesso, nel 2016 nella “Fascia B”, proprio per rendere possibile l’arrivo del suo sodale Onofrio Tartaglione.

Ciò ha determinato la rimozione immediata di quest’ultimo, il quale si è anche accorciato la vita con questo colpo tentato a favore di Leroy Merlin, di Giuseppe Barletta e di tutti i derivati. Insomma, Lastella, da buon arbitro, gli ha sventolato in faccia il cartellino rosso.

Domanda-Sondaggio ai marcianisani: secondo voi, chi gliel’ha detto di compiere questo ennesimo atto temerario?