CAPUA. Operazione “No Smoking”. Smantellata banda di contrabbandieri col reddito di cittadinanza

6 Novembre 2019 - 11:34

CAPUA – Questa mattina, al termine di un’indagine coordinata dalla Procura di Napoli –
Direzione Distrettuale Antimafia, militari della Compagnia della Guardia di
Finanza di Capua stanno dando esecuzione ad un’ordinanza emessa dal
G.I.P. del Tribunale di Napoli che ha disposto l’applicazione di 11 misure
cautelari personali (1 custodia in carcere, 3 divieti di dimora nella Regione
Campania e 7 obblighi di presentazione alla p.g.) nei confronti dei
componenti di un’associazione per delinquere operativa nello stoccaggio e
vendita di sigarette di contrabbando con base a Crispano (NA) e ramificazioni
in diversi comuni della provincia casertana, tra cui Marcianise e Santa Maria
Capua Vetere.
L’esecuzione dei provvedimenti cautelari costituisce l’epilogo dell’attività
investigativa convenzionalmente denominata “NO SMOKING”, avviata
nell’ottobre del 2017 e diretta dalla Procura Distrettuale, che ha permesso
l’individuazione di una consorteria criminale efficientemente strutturata il cui
nucleo centrale, a base familistica, ha gestito l’approvvigionamento e lo
smercio di sigarette di contrabbando destinate alle piazze di vendita
prevalentemente della provincia di Caserta.

In particolare, le indagini hanno preso le mosse da un primo sequestro di 200
kg di t.l.e., operato dai finanzieri nei confronti di due soggetti capuani, i quali
erano soliti rifornirsi sul mercato napoletano. Dalle successive investigazioni
si è quindi riusciti a ricostruire l’intera filiera criminale, definendo
puntualmente responsabilità e ruoli ascrivibili ai singoli indagati, tutti sodali di
un’unica organizzazione autofinanziata, che poteva contare su fornitori di
fiducia e venditori al dettaglio fidelizzati e che si era dotata di diversi depositi
di stoccaggio temporaneo e furgoni per le singole consegne.
A capo del gruppo criminale vi è V.A. (cl. ‘50 residente a Crispano) il quale,
oltre ad avvalersi della collaborazione dei due figli – i quali provvedevano
materialmente allo stoccaggio del tabacco e alle successive consegne sul
territorio – organizzava l’intero traffico, curando personalmente i contatti con
fornitori e clienti e sovrintendendo anche alle consegne con funzione di
“staffetta”.
Durante l’indagine, le intercettazioni telefoniche e ambientali e i
numerosissimi servizi di appostamento e pedinamento hanno consentito
l’effettuazione di numerosi interventi repressivi, permettendo l’arresto di 6
soggetti colti in flagranza di reato al momento delle consegne e il sequestro di
oltre 1,6 tonnellate di sigarette, nonché l’individuazione di 3 locali adibiti a
deposito di prossimità servente i luoghi di vendita al minuto.
Sulla base del solido quadro indiziario così rappresentato, il G.I.P. del
Tribunale di Napoli ha quindi disposto l’arresto del capo dell’organizzazione, il
divieto di dimora nella Regione Campania per i figli dello stesso e per il
fornitore abituale del t.l.e., l’obbligo di presentazione alla p.g. per i venditori al
dettaglio nonché il sequestro di tre automezzi e dei due immobili adibiti a
deposito per lo stoccaggio delle sigarette di contrabbando.
Da ultimo, è stato anche accertato che ben 10 dei soggetti indagati sono
risultati percettori di reddito di cittadinanza. Gli stessi, oltre ad aver
conseguito ingenti profitti derivanti dalla vendita delle sigarette di
contrabbando, in alcuni casi hanno anche omesso di dichiarare, nelle istanze
presentate all’I.N.P.S., il possesso di beni mobili ed immobili intestati ai
componenti dei rispettivi nuclei familiari. Nei loro confronti e nei confronti dei
familiari richiedenti fraudolentemente l’emolumento assistenziale è scattata,
quindi, la denuncia a piede libero per violazione al D.L. 4/2019, con
conseguente revoca immediata del beneficio.