AMORE CRIMINALE. Mundo ‘o mister, bersaglio dell’attentato di ieri sera e Maria Grazia Lucariello, un’unione nata nel segno dell’identica fedeltà al gruppo di Peppe ‘o padrino

15 Dicembre 2020 - 11:11

Lei è la sorella di Orlando Lucariello, collaboratore di giustizia e per anni capozona, in nome e per conto di Peppe Russo, dell’area di Gricignano. La donna non è stata certo in disparte visto che a sua volta è stata arrestata e condannata

 

SUCCIVO – Già il matrimonio è utile a definire Salvatore Mundo detto ‘o mister all’interno dell’area criminale, piuttosto composita, rappresentata dal clan dei casalesi. La moglie di Mundo, fatto segno probabilmente di un avvertimento ieri sera con i tre colpi di pistola esplosi all’indirizzo della casa in cui abita suo figlio, in corso Umberto a Succivo, è Maria Grazia Lucariello. Un cognome che conta, importante nelle gerarchie criminali del clan. Si tratta infatti della sorella di Orlando Lucariello, divenuto collaboratore di giustizia, dopo aver controllato da capozona l’area territoriale di Gricignano, suo comune di origine e di residenza, per effetto di un mandato ricevuto da Giuseppe Russo, detto Peppe ‘o padrino, capo del gruppo dei Russo, cioè quello più vicino di tutti alla famiglia di Francesco Schiavone Sandokan, co-fondatore e capo incontrastato del clan dei casalesi anche ben oltre la data di quel fatidico luglio del 1998, in cui fu catturato dopo un blitz effettuato dalla Squadra Mobile della questura di Caserta.

Il matrimonio tra Mundo e la Lucariello è diventata prima di tutto un’unione criminale, visto e considerato che anche la donna è stata arrestata e pure condannata nell’ambito di diverse inchieste per associazione a delinquere di stampo mafioso con un’attività svolta soprattutto tra il novembre 1998 e l’ottobre dell’anno 2000.

Ma probabilmente il mastice che ha messo insieme Mundo e la Lucariello si chiama Peppe ‘o padrino. Sia Succivo che Gricignano, cioè la fascia che va dalla zona atellana all’area industriale di Aversa nord, sono sempre stati territori che il clan dei casalesi, la famiglia Schiavone hanno controllato attraverso i Russo che dunque sono stati sia i riferimenti di Mundo che quelli di Orlando Lucariello e della sorella Maria Grazia.

C’è dunque poco di casuale in questa vicenda che ieri sera è tornata di attualità con l’attentato appena citato e che se volessimo per un attimo trasformarci in “savianini o savianelli” d’occasione, potremmo incastrare in un sottoprodotto della categoria spirituale che racchiude tutte le gomorre e tutto l’anti camorrismo imprenditoriale, definendolo “un amore criminale”, ma a pensarci bene non inventeremmo niente, perchè una trasmissione con questo nome c’è stata: quella di Raitre che attenzione, però, non era legata alle unioni sentimentali e matrimoniali maturate all’interno di clan mafioso o camorristici, ma a tante storie di mariti, di mogli, di fidanzati e fidanzate, di compagni e compagne finite male e cioè con la morte dell’uno, dell’altro o di entrambi.

Per cui, qualcosina di originale in questa nostra definizione c’è.