ASL CASERTA. Il termometro dei decreti ingiuntivi, siamo a 3 milioni di euro. Leggi gli ultimi undici
24 Ottobre 2018 - 19:10
CASERTA (l.v.r.) – Oltre 3 milioni di euro. E non sembra essere finito qui il conto di quanto ventitre strutture, convenzionate con il Servizio Sanitario Nazionale, hanno richiesto, tramite decreti ingiuntivi emessi da vari tribunali, all’Asl di Caserta per il mancato pagamento di crediti dovuti o per gli interessi per il ritardato pagamento delle prestazioni sanitarie erogate.
Va sottolineato che di questi 3 milioni, 2.168.851,67 euro, sono richiesti dalla Villa Delle Magnolie di Castel Morrone, ma sottraendo questa somma al totale restano oltre 900 mila euro che vengono imputati all’Azienda sanitaria casertana da oltre 20 strutture tra cliniche, centri e laboratori.
Questa volta sono undici le aziende che hanno richiesto il pagamento di crediti non riscossi all’Asl, ricevendo il parere positivo del tribunale sammaritano che, quindi, ha notificato alla sede di Via Unità Italiana decreti ingiuntivi per la somma di 139.763,41 euro.
Le istanze sono state presentate da: Laboratorio Minerva, Minerva 2, Centro Femas, la Villa Dei Cedri, il laboratorio Biogamma, il centro L’Incontro, l’Ortopedia Gagliardi, il centro oculistico Brignola, la Maxo Autoprotesi e la Madelon Spv.
Se, nel giro di pochi mesi, ad un’azienda pubblica vengono notificati la bellezza di ventitre ingiunzioni di pagamento, è evidente che le difficoltà siano endemiche all’interno, in questo caso, dell’Asl Caserta. Risulta ancora complesso, nonostante i nostri sforzi, riuscire a capire le cause degli enormi ritardi nei pagamenti. Colpa dell’Asl? Colpa della regione? Colpa del ministero?
Sottolineamo, se ancora ce ne fosse bisogno, il problema centrale di tutta questa storia: se le strutture private, alle quali l’Asl si appoggia per poter erogare i servizi che spettano al cittadino, non ricevono il denaro, inevitabilmente, cala anche la qualità del servizio stesso poiché, come era già chiaro ai latini, “Sine pecunia ne cantantur missae“.
Gli imprenditori, con il ritardo o la mancanza dei pagamenti, si ritrovano con gravi inadempienze da colmare nei confronti dei debitori e dei propri lavoratori dipendenti, con la scure del licenziamento dietro l’angolo.
I DATI DEGLI ALTRI DECRETI: