AVERSA ALLE ELEZIONI. Gimmi Cangiano, l’eroe delle due femmine, non ha nemmeno la forza di fare la lista di FdI e si accoda alla poco raccomandabile triade De Luca-Zannini-Oliva, che si inventa Ciaramella Jr, un signor nessuno, candidato sindaco

7 Marzo 2024 - 11:38

Impegnato com’è a svolgere la funzione di adone de noantri, di poco turgido maschio della destra adiposa e molto poco pura, il presidente di FdI, che spaccherà totalmente il suo partito, si accoda ingloriosamente alla coppia di cui sopra. Ma gli aversani vogliono veramente consegnare la città a un gruppetto formato da Zannini, Oliva, Luciano Sagliocco, Giovanni Innocenti e Olga Diana?

AVERSA (g.g.) – Il nome di Ciaramella Junior, anzi il cognome, perché il nome francamente non lo conosciamo neppure e rappresenta un dato irrilevante rispetto all’evanescenza, all’assoluta assenza di cognizione di questa persona nel panorama politico aversano, è la pastetta preparata dal trio formato da Giovanni Zannini, Alfonso Oliva e Gimmi Cangiano.
Nomi citati in ordine non casuale, dato che il primo possiede una forza elettorale le cui modalità di costruzione sono ben conosciute, il secondo è in grado, a suo modo, di comporre una lista con le insegne di Fratelli d’Italia ad Aversa, il terzo non conta assolutamente nulla e si adegua al nome di Ciaramella Junior perché questi lo hanno proposto Zannini e Oliva insieme.
Dunque,

il governatore Vincenzo De Luca, quello che ha chiamato stronza la Meloni, avrebbe, attraverso Giovanni Zannini, il suo player preferenziale, il candidato sindaco da guardare con maggiore simpatia.
Pensate un po’ che gli organi dirigenti (si fa per dire) e quelli di controllo (ancor più si fa per dire) della Reggia di Carditello – stiamo poprio rovinati in questa provincia – rappresentano, per noi, la cartina al tornasole delle elezioni comunali di Aversa.
Gimmi Cangiano, attraverso il ministro Sangiuliano, fece nominare nel Cda Luigi Roma, ossia uno che alle elezioni regionali del 2020 si era candidato col centrosinistra in una lista di De Luca.
In quota Zannini, invece, andò proprio Ciaramella Junior che riempiva il suo cursus honorum con la prestigiosissima nomina a componente del collegio dei Revisori dei Conti, roba da proiettarlo verso il board della BCE.

Ora, con questo nome che viene spacciato come designazione del centrodestra, sulle orme del padre Domenico Ciaramella, sindaco per anni della città di Avesa e che lo sarebbe anche qualora suo figlio vincesse, si celebra questa sorta di messa nera tra Zannini e Oliva, incessantemente in contatto da mesi e mesi nonostante il secondo, ritenendo evidentemente di parlare con un fesso, continui a inondare la nostra casella di Whatsapp con supplichevoli messaggi nei quali ribadisce la sua fedeltà a Fratelli d’Italia.


Il furbetto ha la fortuna di avere un presidente provinciale, ossia Gimmi Cangiano, che invece di far politica e costruire consenso nel collegio elettorale in cui è stato eletto, ossia quello di Aversa, trascorre il tempo per andar appresso a femmine transitorie, che non offenderemo certo nel momento in cui diciamo che hanno scelto, così come hanno scelto, di utilizzare la loro identità femminina per sbarcare un lunario difficile all’interno di un mondo dello spettacolo in cui emergere e conservare un posto al sole non è per nulla semplice e in cui occorrerebbe, per chi ne è protagonista, avere sempre un piano B, cioè un lavoro, una professione diversa che evidentemente la signora Valeria Marini e la signora Denny Mendez non riescono a costruire, riverniciando ogni giorno la loro immagine di donne di spettacolo, appostate però nella terza o quarta fila in quanto devono accontentarsi di un Gimmi Cangiano per avere qualche comparsata sui giornali perché è un deputato di FdI.

Cangiano, in sostanza, non è in grado di metter in piedi neanche mezza lista ad Aversa e dunque si trova in balia di Afonso Oliva, il quale, rivangando un aggettivo che non usavamo da tempo, malmostoso nei confronti di Farinaro, ritiene che gli aversani siano tanto coglioni da appiccicare a Ciaramella Junior le insegne di Forza Italia, che a Caserta è un partito di centrosinistra, un partito governato dal presidente della Provincia Giorgio Magliocca, alleato con lo stesso Zannini, cioè con chi ha affiancato De Luca nella manifestazione anti-Meloni di Roma.

In sostanza, la forza elettorale di Ciaramella Junior deriverebbe dalle liste di De Luca, dalle liste di Zannini, dalla lista di Luciano Sagliocco, di colui il quale, tradendo la memoria del fratello e disperdendone l’eredità politica, ha ricevuto in un giorno di agosto del 2020 il figlio di De Luca a casa sua, stringendo un accordo grazie al quale lui, suo figlio, hanno fatto un ribaltone ad Aversa, consentendo a Graziano del Pd e a Marco Villano di continuare a dettar legge, a Zannini di gestire il potere e costruire voti per Vincenzo De Luca, che è sempre quello che un paio di sabati ha ha chiamato stronza la leader di Fratelli d’Italia, che a questo punto Gimmi Cangiano comicamente rappresenta in provincia di Caserta.

E in questo racconto, dato che noi ben consociamo nomi, storie e tanto altro, abbiamo solamente cominciato.