AVERSA. Operatore sanitario aggredito al Pronto Soccorso dell’ospedale Moscati. Stessa notizia da 25 anni e più

17 Giugno 2021 - 11:22

AVERSA – Non è certo la prima volta e probabilmente non sarà l’ultima. Che il Moscati sia un ospedale di frontiera non lo sappiamo certo da stamattina, cioè dal momento in cui è stata resa pubblica l’ennesima aggressione subita da un operatore sanitario del pronto soccorso. Il Moscati serve tutto l’agro aversano, molta parte del nord napoletano, cioè un’area densissimamente popolata, ma soprattutto densissimamente costellata da problemi di ordine sociale e culturale. Va da sè che l’umanità composita che in questa cornice viene contenuta, diventi anche un problema, una minaccia, un rischio per chi, soprattutto di notte, esercita il sevizio di pronto soccorso che diventa quindi una sorta di avamposto di guerra.

Detto questo, evidentemente l’operatore sanitario deve essere un iscritto alla Cgil FP visto che questo sindacato ha condannato duramente l’episodio e ha chiesto all’azienda di costituirsi parte civile. Il che lascia pensare che questi presunti aggressori siano stati individuati e anche denunciati. Dalla rete apprendiamo che il fatto è stato denunciato. Questo può significare che dentro a questa denuncia ci siano anche i nomi e i cognomi degli attori di questa aggressione o può anche non significare ciò.

Il comunicato di Cigl FP: “Esprimiamo ferma condanna per l’ennesimo episodio di violenza e piena solidarietà all’operatore aggredito presso il P.S. del Presidio Ospedaliero di Aversa, accaduto nella giornata di Mercoledì c.m. Purtroppo l’esasperazione, l’inciviltà e in alcuni casi la mentalità criminale di alcuni cittadini peggiora certe volte la più grave situazione in cui molti operatori devono lavorare nella Sanità Campana. Quello che è successo è un gesto ingiustificabile! Non si può accettare alcuna forma di violenza verso chi ogni giorno fa il suo dovere in questo campo. Sono gesti vergognosi, segno di “vigliaccheria e bassezza nei riguardi di un collega intento ad espletare il proprio dovere”, siamo turbati ed esasperati da questi episodi di violenza gratuita che i Lavoratori del Moscati di Aversa sono costretti a subire, faremo quanto in nostro potere per evitare che possano ripetersi. La FP Cgil Caserta e Campania nell’esprimere solidarietà e vicinanza all’operatore aggredito, chiede all’Azienda di costituirsi parte civile. Ci auguriamo che le autorità competenti puniscano severamente l’autore dell’aggressione, questo ennesimo episodio di aggressione al personale sanitario ripropone in maniera drammatica il tema della sicurezza negli Ospedali ed in tutti i luoghi di lavoro della Sanità, in particolare nell’area della Emergenza Sanitaria Ospedaliera e Territoriale, dell’intero Hinterland Casertano e Campano. Bisogna comprendere che non possiamo più considerare questi deplorevoli eventi solo come dei gravi, ma isolati episodi. Il Personale di comparto e Dirigenza sono continuamente a rischio aggressioni, soprattutto nel Pronto Soccorso, siamo in piena emergenza Sicurezza, evidentemente la presenza delle sole guardie della sicurezza interna dell’Ospedale non è sufficiente. Riteniamo sia giunto il momento di attivare un tavolo di confronto che coinvolga tutte le professioni, forze dell’Ordine, Prefettura e le stesse Aziende, per garantire tutti insieme le migliori condizioni di sicurezza all’interno delle strutture Sanitarie, a tutela dei Professioni e degli stessi Cittadini”.